Cosa vedere a Ujjain, città sacra del Madhya Pradesh, in due giorni

Cosa Vedere Ujjain Citta Sacra Madhya Pradesh India

mahakaleshwar temple * jyotirlinga * kal khairav temple * kumbh mela

Ujjain è l’unica delle sette città sacre dell’India (Sapta Puri) in Madhya Pradesh: è la città di Shiva e il suo tempio principale, il Mahakaleshwar Mandir, contiene uno dei 12 jyotirlinga (traducibile come il segno dello splendore del Grande Shiva) sparsi su tutto il territorio indiano. Non è un caso quindi se è diventata una delle mete di pellegrinaggio per il fedeli hindù più importanti di tutto il paese: grazie alla quasi totale assenza di turismo straniero potrete godervi la sua spiritualità in grande tranquillità. Abbiamo intitolato questo articolo cosa vedere a Ujjain in due giorni non perché crediamo siano sufficienti 48 ore per visitarla approfonditamente ma perché siamo quasi sicuri che saranno pochi i viaggiatori che dedicheranno più tempo alla città sacra. Noi abbiamo avuto la fortuna di passarci una settimana e quindi di iniziare a scoprirne parte dei segreti. Ujjain è una città di oltre 400 mila abitanti, decisamente vasta e straripante di cose da vedere e da fare. Il nostro consiglio è quindi quello di seguire alla lettera il percorso che vi forniamo, perché possiate ottimizzare il vostro tempo in città. I completisti dovranno scegliere se mettersi il cuore in pace e rinunciare a visitare ogni tempio che gli si para davanti o allungare la propria permanenza, ad almeno una settimana. Come in tutte le altre città sacre dell’India, anche Ujjain ospita templi ad ogni angolo di strada. Godetevi l’atmosfera, ammirate i riti dei fedeli che vi pregano di fronte, ma rinunciate ad entrare in tutti.

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Ujjain sembra essere naturalmente divisa in due dal fiume che la attraversa (Shipra River), mentre invece il punto di riferimento più importante per orientarsi è la ferrovia. A nord della stessa si snoda la città vecchia, con il suo corollario di templi e ghat, mentre a sud troverete la zona nuova, ideale per chi è alla ricerca di centri commerciali in cui fare qualche acquisto. Il centro della vita spirituale della città è lo Shree Mahakaleshwar Temple, al cui interno è custodito il jyotirlinga che fa di Ujjain una delle mete più quotate per tutto il turismo religioso nel centro-nord del paese.

Dove dormire a Ujjain, India

Considerato che gran parte delle attrazioni di Ujjain sono nella zona vecchia della città, è una buona idea passare la notte da quelle parti. Inoltre è qui che si affollano gli hotel e le guest-house più economiche; se siete invece alla ricerca di qualcosa di più moderno e costoso potreste dover muovervi nella parte nuova. Le sistemazioni della città vecchia hanno inoltre un valore aggiunto non da poco: Ujjain per quanto sia una grande città ha interi quartieri in cui a stento si avverte la presenza motorini e automobili, decisamente poco trafficati e nei quali l’inquinamento acustico è ridotto al minimo. Nella grande zona di mercati nei dintorni del Gopal Mandir (tempio dedicato a Krishna) sembra di essere in un villaggio più che in una grande città: tanta gente, ma traffico decisamente moderato. Prendete come punto di riferimento o il tempio o la piazza centrale, Chatri Chowk: da lì, in un raggio di un paio di chilometri troverete decine, centinaia di sistemazioni.

Mansarovar Guest-House

La nostra scelta economica ad Ujjain (8 euro a notte, camera doppia): in piena città vecchia, a meno di un chilometro dall’Harsiddhi Temple e a due dal tempio principale. Si trova in una zona insolitamente calma, in cui motorini e clacson si contano sulle dita di una mano. Le stanze son pulite seppur non troppo spaziose. Il wifi funziona, non velocissimo. Cucina casalinga a richiesta. PRENOTA ORA!

OYO 4419 Hotel King Palace La posizione nella città nuova non è delle migliori, ma per 18 euro a notte in camera doppia è un vero affare. La catena OYO è assolutamente una sicurezza in India, per design, servizi e comfort. Per chi non ha budget faraonici a disposizione ma non vuole rinunciare a qualche comodità. Tre stelle. PRENOTA ORA!

Rudraksh Club and Resorts Hotel a tre stelle con ottimo rapporto qualità prezzo (25 euro a notte per una camera doppia): inadatto a chi vuole stare in centro, l’hotel è a 8 chilometri dal tempio principale. Ma proprio per questo offre una location raccolta, stanze dagli standard assolutamente occidentali e ottimo servizio. La sistemazione ideale per chi viaggia con auto privata. PRENOTA ORA!

Primo giorno a Ujjain, India

Raja Bharthari Caves

Vi consigliamo di iniziare al vostra visita a Ujjain da questo tempio scavato nella roccia. È un ottimo punto di partenza per vedere la zona immediatamente fuori dalla città vecchia, scarsamente popolata, rurale e punteggiata di templi ad ogni angolo. Avrete bisogno di un tuk-tuk per arrivare al Raja Bharthari Caves in quanto si trova 3-4 chilometri dal centro. Quello che è all’apparenza un tempio banale e classico nasconde in realtà due caverne, alloggio da centinaia di anni per bramini e statue di divinità. Una volta entrati, attraversate il tempio e arriverete in una sorta di giardino interno: davanti a voi due basse porte di pietra che vi porteranno nei meandri della Bharthari Cave: tra fumo di incensi, umidità e caldo soffocante ripercorrerete i passi del fratellastro del Re Vikramaditya, che ha rinunciato a tutti i beni terreni e si è ritirato in queste caverne a meditare.

Gadkalika Temple

Proseguite il vostro itinerario a piedi: guardando l’ingresso delle Raja Bharthari Caves prendete la strada sulla vostra sinistra e iniziate la dolce salita a scalini, circondati da venditori di offerte, fiori e incensi: in breve arriverete ad una strada polverosa, voltate a sinistra e dopo qualche decina di metri entrate al Gadkalika Temple, costruito intorno al VII secolo e poi rinnovato diverse volte. Come potrete vedere dalle tante sue raffigurazioni, il tempio è dedicato a Kali, dea violenta, dirompente e dalla potenza inarrestabile. Tra il Gadkalika Temple e la vostra prossima tappa, il Kal Bhairav Temple, c’è circa un chilometro e mezzo: uscite dal tempio, girate a sinistra e poi ancora a sinistra. Noi siamo stati fortunati e abbiamo rimediato un passaggio da un tuk-tuk fuori servizio.

Kal Bhairav Temple

Di templi durante i nostri lunghi viaggi in India ne abbiamo visti tanti, ma vi possiamo garantire che il Kal Bhairav Temple è uno dei più strambi: al dio che viene pregato qui (Kala Bhairava), una manifestazione violenta di Shiva, come chadhava (offerte) non si portano solo fiori o frutta, ma alcolici. In un paese in cui il consumo di alcool non è ben visto, assistere ad una scena in cui un gruppo di fedeli si reca al tempio tenendo in mano bottiglie di superalcolici è davvero molto strano. Il rito che si consuma all’interno del tempio è altrettanto interessante: le bevande vengono consegnate al bramino che le rovescia in un piatto e le avvicina alla bocca della statua del Dio. In breve il liquido viene letteralmente bevuto e sparisce. In questo sito trovate un bell’approfondimento su questo tempio.

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Il Dio che “beve” alcolici

Rumi Ka Maqbara

A questo punto dovrete prendere un tuk-tuk: arrivare al Rumi Ka Maqbara non solo è lunga (circa 4 chilometri) ma è anche difficile. Trovate un guidatore che parli un minimo di inglese e spiegatevi: la tomba di Maulana Rumi (non si sa se fosse un commerciante o un comandante d’armi), vecchia di oltre seicento anni, è custodita all’interno di un parco raggiungibile attraverso il dedalo di stradine del quartiere musulmano della città. Se avete tempo, una volta visitato il mausoleo fate un giro anche in questo labirinto di vicoli, ne vale decisamente la pena.

Gopal Mandir

A questo punto potrete tornare verso il centro della città vecchia, con una camminata di un paio di chilometri. Sull’enorme piazza del mercato svetta questo tempio dedicato a Lord Krishna, saccheggiato più volte delle sue porte d’argento e dei suoi ornamenti più preziosi, ma adesso tornato allo splendore di quanto è stato costruito, nel XIX secolo. A nostro parere il Gopal Mandir dà il suo meglio da lontano: fermatevi nella piazza antistante, dando le spalle alla moschea e fermatevi ad ammirare come il tempio si incastra perfettamente tra il caos dei palazzi di Ujjain.

Cosa Vedere Ujjain Citta Sacra Madhya Pradesh India
Il goal Mandir si staglia sul mercato centrale

Moschea centrale

Ora voltate le spalle al tempio e entrate in un altro mondo: dai fedeli indù che affollano il luogo sacro a Krishna in pochi metri passerete ad uno scenario completamente diverso: i sari e i longi che caratterizzano l’abbigliamento dei credenti induisti vengono sostituisti da abiti tipici musulmani, i colori da sgargianti si fanno scuri e il canto dei muezzin si libra nell’aria. Siete alla moschea centrale di Ujjain, la Shaiha Mosque.

Mangiare al mercato intorno a Chatri Chowk

A questo punto sarà quasi il tramonto, il momento ideale per gettarsi nella mischia delle vie che circondano Chatri Chowk (la piazza con giardino ai piedi della moschea centrale) e che formano un gigantesco mercato in cui potrete perdervi per ore, acquistando gioielli (finti, se volete risparmiare), sete, incensi e tè. Ad ogni angolo di strada troverete venditori ambulanti, banchette di street-food o ristoranti strapieni di indiani che rimpinzano le loro pance tonde di ogni tipo di fritto.

Secondo giorno a Ujjain, India

Chintaman Ganesh Mandir

La vostra giornata inizierà su un tuk-tuk: dovrete uscire dalla città vecchia almeno 3-4 chilometri per arrivare ad uno dei luoghi più sacri per il Dio dalla testa di elefante di tutta Ujjain: il tempio si estende su un’area molto vasta, ma il suo interno è davvero angusto. I devoti, specialmente nei giorni di festa, riempiono tutto lo spazio antistante in attesa di far visita a Lord Ganesh. Chiedete al vostro driver di aspettarvi fuori per circa 30 minuti, il tempo necessario alla visita: ne avrete bisogno per arrivare alla vostra prossima meta, il Vedha Shala.

Vedha Shala

Che posto incredibilmente bizzarro: Vedi Shala è una stazione astronomica, costruita da Raja Jai Singh II a cavallo tra il 1600 e il 1700. Ujjain è chiamata la Greenwich Indiana, grazie alla posizione geografica che ricopre, centrale nel panorama astronomico del paese. Pagate 100 rupie per l’ingresso e verrete catapultati in un mondo di costruzioni futuristiche, un insieme di pendoli e carrucole che servivano per misurare la distanza degli astri dalla terra, la loro grandezza e posizione. Se siete stanchi di passare da un tempio all’altro non dovreste assolutamente perdervi il Vedha Shala: se pensate che per studiare la volta celeste servano tecnologie all’ultimo grido questo posto vi convincerà del contrario. Un angolo insolito quanto interessante di Ujjain. La corsa in tuk-tuk dal centro città al Chintaman Ganesh Mandir e poi al Vedha Shala non dovrebbe costarvi più di 150 rupie, due euro. A questo prezzo il vostro driver vi porterà poi nuovamente in centro: è ora di visitare il Mahakaleshwar Temple, tempio principale della città.

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Strumenti astronomici antichi

Shree Mahakaleshwar Temple

Il motivo per cui i fedeli indù arrivano a Ujjain è questo, il Mahakaleshwar Temple, che contiene uno dei 12 jyotirlinga presenti su territorio indiano. Uno jyotirlinga altro non è che una statua nera di forma fallica che è la più alta rappresentazione di Shiva. Per il turista l’interesse non risiede certo nella statua ma in tutti i rituali che vi gravitano attorno. Dobbiamo però avvertirvi che l’attrazione più importante della città è una mezza delusione: il tempio è enorme ma in gran parte è composto da sale con pavimento di marmo in cui sono disposte transenne per guidare i visitatori durante i momenti di maggiore afflusso: la zona del cortile interno è la più interessante ma sicuramente avrete la possibilità di vedere templi molto più affascinanti durante il vostro viaggio in India. In ogni caso, un giro all’interno è obbligatorio, almeno per ammirare la frenzy che cogli i fedeli una volta al cospetto del jyotirlinga. Prima di entrare dovrete depositare cellulari, macchine fotografiche e borse (oltre ovviamente alle ciabatte) in uno degli armadietti posti all’ingresso: non pagate più di 20-30 rupie. Fuori dal tempio, come avviene in gran parte dei luoghi molto sacri per gli indù c’è un grande schermo che punta direttamente sul jyotirlinga: noi ci siamo incantati a guardare la processione di quanti vanno a renderli omaggio.

Vikramaditiya The Great – Memorial Statue

La vostra prossima meta (spostatevi a piedi) sono i ghat (le lunghe scalinate da cui i fedeli si immergono nelle acque sacre) che si affacciano sullo Shipra River: sulla strada incontrerete una statua enorme posta al centro di un lago che si trova proprio dietro il tempio principale. Raffigura Vikramaditiya, un sovrano indiano vissuto intorno al 50 a.C. e che rappresenta la figura del sovrano ideale, tanti sono i suoi meriti e le sue qualità. La statua è stata completata solo nel 2016: passate, ammirate e andate oltre

Ram Ghat e altri Ghat di Ujjain

Ogni dodici anni suoi lunghissimi ghat di Ujjain si svolge il Kumbh Mela, la più importate festa indù che attrae milioni e milioni di pellegrini da tutta la nazione. L’ultimo si è svolto nel 2016 quindi adesso per vederlo ad Ujjain (se ne svolgono anche in altre città indiane) dovrete aspettare il 2028. In tutti gli altri giorni le scalinate che portano al fiume sono un affascinante susseguirsi di abluzioni sacre, sadhu che fumano erba, mucche, bufali che fanno il bagno e tanto tanto altro. I graffiti che ne ricoprono le pareti circostanti rendono il tutto ancora più coreografico. Cosa fare sui ghat? Lunghe passeggiate, all’alba o al tramonto magari, con macchina fotografica alla mano.

Harsiddhi Temple

A poche centinaia di metri dai ghat, tornando nella strada verso il tempio principale ne troverete un altro, particolarmente importante perché si crede che il “gomito” di Parvati sia caduto proprio qui, rendendo il luogo molto sacro. Se è sulla strada del ritorno perché non visitarlo prima dei ghat? Perché dovete aspettare l’ora del tramonto per dirigervi verso Harsiddhi Temple: quando cala il sole infatti le due alte torri, ricoperte di lumi a olio, che ne dominano la parte centrale vengono accese in un rito molto scenografico: uomini si arrampicano a mani nude con una torcia in mano e danno fuoco all’olio presente nelle piccole nicchie che punteggiano i maestosi vessilli del tempio. Lo spettacolo una volta illuminato è impressionante.

Cosa Vedere Ujjain Citta Sacra Madhya Pradesh India
La cerimonia di accensione all’Harsiddhi Temple

Street Food a Ujjain

Ujjain è celebre nel Madhya Pradesh per il suo cibo di strada. L’ultima sera in città vi consigliamo quindi di dedicarla a passare da una bancarella all’altra di street-food, facendo attenzione a visitare quelle più frequentate per evitare spiacevoli inconvenienti l’indomani. Il quartiere più interessante per lo street food a Ujjain è Freeganj, la zona sottostante la torre dell’orologio (Tower Chowk) con la caratteristica forma a torta di nozze. Strafogatevi di alcune delle specialità locali e da tutta l’India come Rabdi, Kulfi, Aloo Tikki Chole o buttatevi sui Vada Pav i panini celeberrimi di Mumbai. Un viaggio in tuk-tuk per arrivare qui non dovrebbe costare più di 80-100 rupie.

Bonus: gli 84 Karbheshwar Mahadev

Oltre a quelli indicati e a tanti altri, Ujjain ospita quelli che sono chiamati gli 84 Mahadev, una serie di piccoli templi sparsi in tutta la città. Ognuno di questi ha un cartello che ne indica il nome e (alcuni) anche la storia. Non state a cercarli, a meno che non abbiate diverse settimane a disposizione, ma divertitevi a incrociarli sulla vostra strada. Il sito Simhasht Ujjain li ha censiti tutti!

Tour del Madhya Pradesh: prima di Ujjain

A circa 4 ore di autobus di Ujjain c’è quella che noi consideriamo la zona più bella di tutto il Madhya Pradesh, che ci ha fatto letteralmente innamorare dell’India centrale. Un trittico di piccole città che non potete assolutamente perdere: Omkareshwar è una piccola Varanasi, zeppa di pellegrini e fedeli senza la calca turistica. Sui ghat Maheshwar si affaccia un forte imponente, che contiene decine di templi oggi incastrati nel bel mezzo di una cittadina decadente. Mentre Mandu è un vastissimo sito archeologico che nasconde centinaia di palazzi di epoca Moghul, in atmosfere non lontane da quelle di Bagan in Myanmar.

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