Se sognate un’esperienza che unisca avventura, natura incontaminata e spiritualità, il Monte Rinjani sull’isola di Lombok è una meta che non può mancare nel vostro itinerario di viaggio in Indonesia.
Con i suoi 3.726 metri, questo vulcano attivo domina l’isola e regala panorami che restano impressi per sempre.
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Il Parco Nazionale del Monte Rinjani: cuore naturale e spirituale di Lombok
Il Parco Nazionale Gunung Rinjani (TNGR) è uno dei più spettacolari e complessi ecosistemi dell’Indonesia. Istituito nel 1997, copre un’area di oltre 41.000 ettari e protegge il secondo vulcano più alto del Paese.
Il paesaggio è straordinariamente vario: dalle foreste tropicali che abbracciano le pendici, alle zone subalpine dove il verde lascia spazio a rocce e cenere vulcanica. All’interno del cratere si estende il celebre lago Segara Anak, un bacino color turchese situato a circa 600 metri sotto il bordo del cratere. Dal centro del lago emerge il Gunung Baru Jari, un cono vulcanico più giovane formatosi durante le eruzioni degli anni ’90.
Il Rinjani si trova nella zona di transizione biogeografica di Wallacea, dove si incontrano le specie asiatiche e australasiane. Per gli amanti della natura, è un paradiso: uccelli endemici, piante rare e foreste di bambù si alternano lungo i sentieri.
Le condizioni climatiche cambiano rapidamente — si passa da caldo umido a freddo ventoso in poche ore — rendendo il trekking un’esperienza completa e imprevedibile.
Monte Rinjani e la cultura di Lombok: spiritualità e tradizioni locali
Oltre alla sua imponenza naturale, il Rinjani è considerato una montagna sacra. Le comunità Sasak, Balinesi e Wetu Telu vedono nella vetta e nel lago Segara Anak un luogo dove dimorano gli spiriti delle divinità. Ogni anno si svolge la cerimonia del pekelan, durante la quale i pellegrini offrono al lago gioielli, frutta e fiori per onorare la montagna.
Questa dimensione spirituale fa parte dell’esperienza stessa del trekking: chi sale al Rinjani non compie solo un viaggio fisico, ma anche simbolico, entrando in contatto con una cultura millenaria profondamente legata alla natura.
Trekking sul Monte Rinjani: tour operator e come organizzare la salita
Il Parco Nazionale del Rinjani chiude ogni anno durante la stagione delle piogge, per preservare i sentieri e la fauna ma anche per tutelare i visitatori. La chiusura solitamente va da gennaio ad aprile compresi, seguita da una completa riapertura dei percorsi principali: Senaru, Sembalun, Torean, Tetebatu, Timbanuh e Aik Berik.
La stagione ideale per salire va da aprile a novembre, quando il clima è più secco e stabile, con cieli limpidi che regalano viste spettacolari sull’isola di Lombok e, nelle giornate più terse, persino su Bali e sul monte Agung all’orizzonte.
Per quanto riguarda la scelta del tour operator/guida consigliamo di documentarsi sul sito ufficiale del parco www.rinjaninationalpark.com dove troverete esempi dei percorsi fattibili e degli itinerari più gettonati con anche un’indicazione del prezzo corrente.
Oltre a questo il sito consiglia alcuni tour operator rinomati e affidabili (come rinjanitrekkingofficial). In alternativa scaricate l’app ufficiale eRinjani (utilissima per l’organizzazione) vi servirà non serve solo per prenotare un biglietto elettronico, ma anche per consultare il programma delle giornate di trekking, pagare il biglietto e cercare la giusta agenzia.
Regole, prenotazione, sicurezza e nuove normative
A partire da agosto 2025, sono entrate in vigore nuove Standard Operating Procedures (SOP) per le scalate. Queste prevedono:
l’obbligo di prenotazione tramite l’app eRinjani;
la classificazione dei percorsi in base alla difficoltà;
l’obbligo di guida certificata;
controlli più rigorosi sul numero di escursionisti ammessi giornalmente.
Le nuove misure mirano a garantire la sicurezza dei visitatori e a preservare l’ecosistema del parco, spesso danneggiato da sovraffollamento e abbandono di rifiuti.
I percorsi principali del trekking al Rinjani
Il trekking classico parte da Senaru o Sembalun Lawang.
L’itinerario più scelto è quello di tre giorni, che include l’ascesa fino al bordo del cratere, il pernottamento presso il lago Segara Anak e la discesa lungo un versante opposto.
Per i più esperti, è possibile affrontare la salita completa fino alla vetta, che richiede quattro giorni di cammino e un buon allenamento fisico.
Portate sempre abbigliamento a strati, guanti e berretta, giacca a vento, scarponi robusti, torcia frontale e una buona dose di pazienza: le notti in quota possono essere gelide e i venti forti, ma la vista dall’alto — un mare di nuvole e il cratere fumante al sorgere del sole — ripaga ogni fatica.
Cronaca recente e sicurezza sul Monte Rinjani: cosa sapere prima di partire
Negli ultimi anni, il Rinjani è stato al centro di alcune notizie di cronaca che hanno portato a un’importante revisione della gestione del parco.
Il 21 giugno 2025, una giovane turista brasiliana, Juliana Marins, è purtroppo precipitata durante la salita, cadendo per circa 600 metri. Il suo corpo è stato ritrovato dopo quattro giorni di ricerche difficili a causa del terreno e del maltempo. Questo tragico evento ha spinto il governo indonesiano ad adottare misure straordinarie di sicurezza: sospensione temporanea dei permessi, chiusura di alcuni tratti per manutenzione e potenziamento delle squadre di soccorso SAR.
Il parco è rimasto chiuso per dieci giorni tra fine luglio e inizio agosto 2025, per permettere una revisione completa della sicurezza, con l’installazione di nuove segnaletiche, rifugi di emergenza e corsi di formazione per le guide locali. Oggi il Rinjani è il progetto pilota nazionale per la sicurezza in montagna, un modello che il governo intende estendere ad altri vulcani indonesiani.
Il Monte Rinjani non è solo un vulcano, ma un simbolo di armonia tra uomo e natura. Chi lo affronta scopre non solo la bellezza di Lombok, ma anche la forza di un territorio che unisce spiritualità, biodiversità e resilienza.
Salire il Rinjani richiede rispetto, preparazione e consapevolezza, ma vi regalerà momenti unici: il silenzio delle notti in quota, il riflesso del sole sul lago Segara Anak, il profumo del caffè preparato dalle guide all’alba che riscalda il corpo e il cuore. È un’esperienza che parla di natura, cultura e umanità e che, una volta vissuta, non si dimentica più.