Breve guida alla frutta in Thailandia

Guida Mangiare Riconoscere Frutta Thailandia

mango * papaya * durian * dragon fruit

Quando arriviamo in un paese che non abbiamo mai visitato uno dei primi step di valutazione per capire se sarà nelle nostre corde è cercare un grande mercato della frutta e della verdura e iniziare a esplorarlo. La frutta thailandese è una delle nostre preferite in assoluto nel mondo per varietà e sapori decisi. Inoltre ogni villaggio, anche il più piccolo ha venditori ambulanti che propongono frutta freschissima, alcuni la servono addirittura già lavata e tagliata in comodi sacchettini.
 In questo articolo scopriremo insieme la frutta più comune e anche quella più particolare della Thailandia e scoprirete perchè questo paese è il paradiso per gli amanti di questo alimento. Possiamo scommettere che molti tipi di frutta di cui ci apprestiamo a parlare non solo non li avete mai mangiati, ma difficilmente li avrete anche solo sentiti nominare. Perché la cucina thailandese è ricca e varia anche grazie al larghissimo e creativo utilizzo che fa della sua frutta fresca.

Non citeremo tutte le tipologie che potrete trovare nel paese, sarebbero infinite, ma quelle che hanno più stuzzicato la nostra attenzione… e appetito.

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La frutta pre-tagliata in Thailandia è sicura?

Prima di iniziare una precisazione. In molti paesi evitiamo di mangiare la frutta già tagliata servita dagli ambulanti. Il problema con questo tipo di cibo è che spesso questa viene rinfrescata con acqua non potabile che potrebbe creare problemi ai nostri delicati stomaci occidentali. In Thailandia abbiamo deciso di consumare questo tipo di alimento perchè ci sembrava solitamente sicuro. Per prima cosa molti venditori tagliano la frutta davanti ai nostri occhi (e dunque sarà freschissima e non irrorata con acqua); in seconda battuta, se viene conservata in ghiaccio per non perdere freschezza, viene sempre lavata, asciugata e raccolta in sacchettini (non è a contatto diretto con il ghiaccio, che potrebbe essere fonte di contaminazione). Detto questo un po’ di rischio c’è, ma abbiamo deciso di correrlo giornalmente (sempre scegliendo i venditori all’apparenza più attenti a igiene e conservazione) perché questo tipo di servizio ci piace davvero troppo!

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Dove acquistare la frutta in Thailandia

Avrete tre opzioni: le bancarelle del mercato (andate la mattina presto e la troverete freschissima e a prezzi più competitivi!); le bancarelle di ambulanti che la servono tagliata in un pratico sacchettino per 10 o 20 bath (se volete potrete anche decidere se condire il vostro acquisto con zucchero semplice o con una miscela di zucchero, sale e peperoncino, perfetta per la guava ed il mango acerbo!); oppure nei supermercati (ma qui spesso avrete frutta meno fresca e più costosa).

La frutta tipica e più consumata in Thailandia

Ecco un breve elenco con descrizione annessa della frutta che amiamo di più consumare in Thailandia, molti di questi frutti li troverete anche in Italia ma, salvo rare eccezioni, essendo frutta tropicale qui ha un sapore davvero molto più intenso.

Mangosteen / Mangostano – Garcinia mangostana

Il mangostano è un frutto che amiamo particolarmente per le sue proprietà rinfrescanti. Ha una buccia dura e rossastra che nasconde degli spicchi bianchi e succosi dal sapore delicato, dolce ma con una nota aspra. A seconda delle dimensioni un frutto può contenere da 4 a 8 segmenti, quelli più grandi conterranno anche dei semi.

Rambutan – Nephelium lappaceum

Questo frutto dalla forma bizzarra ci ha sempre intrigato ma non è tra i nostri preferiti da pulire! Infatti la sua buccia esterna (marrone chiara o rossa) consiste in una intricata matassa di ricci (per fortuna morbidi, che non pungono). Il sapore e la consistenza sono molto simili a quelli del litchi, con una polpa morbida e traslucida, carnosa fresca e dolce. All’interno si trova un grande seme tondo. In tutta l’Asia ed il sud est asiatico questo frutto viene utilizzato anche per la produzione di un ottimo sciroppo dolcificante.

Durian / Durione – Durio zibethinus

Chiamato anche il re della frutta, il durian è sicuramente il frutto più strano di tutta l’Asia. La sua particolarità è l’odore pungente che emana la sua polpa, un misto tra frutta inacidita, formaggio stagionato e piedi sporchi. Invitante vero? Eppure il durian è amatissimo nel sud-est asiatico e i locali pagano cifre molto alte per ottenere le parti migliori di questo grande frutto puzzolente dai rivenditori specializzati. Oltre tutto, il durian non si presenta bene neanche all’esterno: un frutto gigante dalla forma ovale non regolare, ricoperto da una buccia dura e caratterizzata da grosse spine. È  molto grande (può arrivare facilmente a misurare 30 cm di lunghezza e 15 di diametro e pesare più di 3 kg). All’interno la buccia crea delle celle in cui si racchiude la parte di frutto commestibile, una polpa di diverse consistenze a seconda della zona in cui si trova la cella. La parte più preziosa (e più puzzolente) è la polpa vischiosa. Se non volete provarlo al naturale, vi consigliamo di tentare con una versione più soft sotto forma di gelato che, devo ammettere non è affatto male! Altro consiglio, evitate invece le gelatine di durian, lo so i thailandesi ne vanno pazzi… ma forse per voi sarà davvero un sapore troppo estremo!
Ricordate che in molti luoghi chiusi è vietato mangiare questo frutto, a causa del suo odore fortissimo e poco piacevole.

Pomelo – Citrus maxima o Citrus grandis

Il pomelo è uno dei nostri agrumi asiatici preferiti, in pratica è un enorme pompelmo (può arrivare quasi alle dimensioni di un pallone da calcio). Solitamente il sapore dei suoi spicchi è molto più delicato di quello dei soliti pompelmi, meno acido e più dolciastro. Sbucciare il pomelo è un’impresa titanica, infatti se siete pigri come noi preferirete comprarlo già sbucciato e impacchettato in piccole porzioni mono uso. Se invece decidete di tentare l’aggressione alla buccia del pomelo ricordate di pulirlo benissimo dalla pelle bianca che ha un sapore molto amaro. Si utilizza anche nelle insalate, ma lo troverete più comunemente servito come snack rinfrescante, solitamente condito con una mistura di zucchero, sale e peperoncino.

Rose Apple – Syzygium malaccense

Un frutto che non avevamo mai visto prima di visitare la Thailandia è la rose apple, che però all’apparenza assomiglia più ad un pomodoro a grappolo che a una mela. Dal colore rosso acceso (oppure verde quando è matura), ha una deliziosa forma a campanella, la consistenza fresca di un cetriolo e il sapore dolce di una mela. Molto buona in abbinamento con i gamberetti nelle insalate piccanti.

Lychee – Litchi chinensis

Questi piccoli frutti rossi dalla buccia rugosa che racchiude una polpa dolce e fresca dalla consistenza particolare sono molto comuni anche in Italia. Noi li prendiamo spesso qui in Thailandia perché sono molto sugosi e dolci, si conservano a lungo e sono ricchi di vitamina C.

Banana – Musa sp.

La nostra colazione preferita è sempre a base di banane. Che siano fresche, fritte o dentro un pancake. In Thailandia ci sono molti tipi di banane, dalle più piccole e dolci fino a quelle grandi dalla consistenza ferma (che spesso si usano in cucina anche da acerbe).

Oltre alla banana troverete anche il platano (molto simile per aspetto, ma dal sapore meno dolce e più utilizzato in cucina che come frutto da consumare fresco). Per un caspo di banane di media grandezza e buona qualità non spenderete più di 20 bath, un vero affare!

Custard Apple/Mela Zuccherina – Annona reticulata

Un frutto che amiamo consumare la sera davanti alla tv o in un momento di relax è questa strana tipologia di mela dolcissima. In verità non assomiglia per niente ad una mela, infatti la sua buccia a scaglie la fa assomigliare di più ad una pigna verde rotondeggiante. Ci piace particolarmente perché si mangia prelevando le scaglie una per una, senza bisogno di coltello. Ogni scaglia contiene la polpa bianca dolcissima (simile alla pera matura ma ancora più dolce) che racchiude un seme nero. Oltre ad avere tanti zuccheri (ahimè) ha molte qualità antinfiammatorie ed antibatteriche.

Plum Mango/Mango Prugna – Bouea macrophylla

Questo frutto imparentato con il mango è davvero gustoso, lo riconoscerete perché è molto simile al mango comune per colore e forma ma è della dimensione di una prugna. Il sapore è simile a quello del mango ma con una nota acidula più pungente, simile appunto a quella della prugna.

Guava – Psidium guajava

Uno dei frutti più consumati dai locali (e da noi). Questo frutto tropicale dalla buccia verde accesa assomiglia per sapore ad una mela dolce dal retrogusto acidulo e agrumato. Quando è molto matura il suo odore diventa davvero forte e assume una nota fiorita (simile a quello del bergamotto) e all’interno aumenta la presenza di semi. I locali consumano solitamente questo frutto, ricchissimo di vitamina C, ancora leggermente acerbo e condito con sale, zucchero e peperoncino. Spesso in Asia abbiamo trovato anche guava a polpa rosa, ma qui per ora abbiamo visto solo quella a polpa bianca.

Jackfruit – Artocarpus heterophyllus

Se quello che cercate è un frutto dall’aspetto ancora più incredibile del Durian, allora quello che fa per voi è proprio il jack fruit. Molto simile al durian in quanto a forma ma con spine più corte e dimensioni ancora più massicce. La sua consistenza è leggermente gommosa e il sapore dolciastro non ci fa impazzire. Si consuma spesso a crudo, oppure cotto in stufati, fritto o in gelatina. Non è tra i nostri preferiti ma di sicuro va citato per essere il più grande frutto che nasce da un albero nel mondo (può tranquillamente pesare più di 20 kg!). Inoltre è altamente energetico, i suoi semi sono edibili (sembrano castagne) e dal frutto si ricava una tintura che viene utilizzata per colorare le vesti di alcuni tipi di monaci buddhisti. Un frutto sicuramente multiuso!

Mango – Mangifera sp.

Senza dubbio il nostro frutto preferito di sempre. Se solitamente eravamo abituati a consumarlo maturo, dolce e succoso ora lo mangiamo quasi ogni giorno nella sua versione acerba in insalata (la nostra preferita è quella di mango e papaya acerba) o semplicemente tagliata a fette (anche qui si sposa il condimento zucchero, sale e peperoncino). Ci sono diverse tipologie di mango in Thailandia, quello giallo o quello arancione vanno per la maggiore. Il più dolce e sugoso è quello dalla buccia gialla, perfetto da consumare maturo nella versione dolce accompagnata da sticky rice al latte di cocco (avete letto il nostro articolo sul Mango sticky rice?) oppure se preferite quelli acerbi (croccanti e aciduli) ne troverete in ogni bancarella di strada. Il prezzo del mango fuori stagione può essere abbastanza alto, soprattutto per la qualità da consumare matura, quindi armatevi di pazienza e cercate il venditore che vi propone cifre più convenienti e contrattate.

Dragon Fruit o Pitaya – Hylocereus Undatus

Forse il frutto più esteticamente bello e particolare che esista. Il suo nome deriva proprio dall’aspetto originale: la buccia ha infatti un intenso colore rosa acceso che, abbinato a delle appendici estese verso l’esterno, ricorda molto la forma di un drago fiammeggiante. Il suo interno è composto da una polpa soda, succosa e bianca cosparsa da tanti piccoli semini neri. Il sapore non è nulla di speciale in verità, anzi a dirla tutta è piuttosto insipido. Però può risultare utile se siete vegetariani in quanto è un’ottima fonte di ferro.

Sapodilla o Lamoot – Manilkara zapota 

Questo frutto particolare, simile ad una susina dalla forma allungata, appartiene alla famiglia delle nespole ed è davvero una risorsa di zuccheri ed energia. Lo abbiamo scoperto per caso, curiosando in un mercato, in quanto non è un frutto troppo comune. Il suo sapore è davvero molto dolce, la consistenza farinosa ricorda un po’ quella della pera. Una volta sbucciato con il coltello, si può dividere in spicchi e mangiare come una mela dopo aver rimosso i semi centrali. Il suo sapore zuccherino lo rende perfetto per creare sciroppi e marmellate, da usare per dolci e granite.

Coconut/Cocco – Cocos nucifera

Il cocco si nasconde in ogni angolo e piatto della Thailandia, infatti è praticamente il frutto nazionale. Da consumare fresco come frutto, come bibita sotto forma di acqua di cocco, come olio in cucina o per la cura del corpo, come latte negli stufati o nei curry, lo troverete in tutte le versioni e forme possibili, perché i locali ne sono veramente golosi. Il cocco è davvero un frutto versatile e ottimo per la salute in quanto altamente energetico e ricco di sostanze benefiche come potassio, zinco, ferro, magnesio, acido laurico. L’acqua di cocco è una bevanda elettrolitica istonica naturale molto utilizzata anche nella medicina tradizionale. A noi piace consumare questo liquido dissetante e ricostituente in spiaggia durante le giornate particolarmente calde. Infatti anche nella spiaggia più deserta troverete spesso rivenditori di cocco da bere che ne taglieranno un lembo con un macete, infileranno una cannuccia all’interno e voilà, il drink è servito.