Madeira: dove si trova e cosa vedere nell’isola remota in Portogallo

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C’è un’isola nel mezzo dell’Atlantico dove le montagne sembrano spuntare direttamente dal mare, i fiori crescono selvatici come in un giardino botanico senza recinzioni e le nuvole, spesso, passano a salutare radenti i tetti. Questa isola è Madeira.

Madeira è un arcipelago portoghese dalla storia antica e dal paesaggio unico: una fusione tra l’energia primordiale del vulcano che la generò milioni di anni fa e la mano dell’uomo, che ha saputo rispettare e rimodellare la natura senza snaturarla troppo. La vegetazione subtropicale incontra scogliere spettacolari, levadas scavate con pazienza nei secoli e minuscoli borghi di pescatori che sembrano fermi nel tempo.

Era da molto che pensavamo ad un viaggio da queste parti e finalmente siamo riusciti ad organizzare una visita a quest’isola europea tanto diversa dal continente che l’ha “adottata” (proprio come le famigerate Azzorre).

Spesso chiamata “la Perla dell’Atlantico” o “il giardino galleggiante”, offre un mix perfetto di avventura, relax, tradizione e autenticità. Non è un’isola “da spiaggia”, ma un posto da vivere camminando, assaggiando, scoprendo bellezze senza tempo.

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Madeira è lontana un po’ da tutto e remota. Qui si respira un’atmosfera rilassata, le strade sono tutte gomiti, salite e discese, quindi meglio andare piano ed esplorare con tutta calma. Le cose da fare sono tante, noi consigliamo come minimo 3 giorni pieni per vedere giusto gli highlights di Madeira, noi in una settimana siamo riusciti ad approfondire un po’ di più questo itinerario ma avremmo voluto rimanere un bel po’ di più!

Sappiamo che in molti la scelgono come meta per un weekend lungo e quindi in questo articolo abbiamo proprio pensato a un itinerario per chi desidera assaporare il meglio dell’isola in 3 giorni, lasciandosi sorprendere curva dopo curva da questo viaggio on the road.

Storia e particolarità di Madeira

Madeira è un arcipelago portoghese situato nell’Oceano Atlantico, a circa 900 chilometri a sud-ovest di Lisbona e 600 chilometri dalle coste del Marocco.

La sua storia è profondamente legata alla grande era delle esplorazioni portoghesi del XV secolo. Sebbene fosse già apparsa su alcune mappe genovesi e arabe del Medioevo, l’isola venne ufficialmente “scoperta” nel 1419 dai navigatori João Gonçalves Zarco e Tristão Vaz Teixeira, al servizio dell’Infante Dom Henrique (Enrico il Navigatore), figura chiave dell’espansione marittima portoghese.

Dopo aver trovato rifugio dalle tempeste sull’isola disabitata di Porto Santo, i marinai si spinsero verso l’isola più grande e lussureggiante, che battezzarono Madeira, per via dell’incredibile quantità di foreste che la ricoprivano.

La colonizzazione iniziò subito dopo, nel 1425, con l’arrivo dei primi coloni provenienti dalle regioni del nord del Portogallo. Per rendere coltivabili le terre, i nuovi abitanti diedero fuoco alle foreste: le cronache raccontano che gli incendi durarono per sette anni, segno della densità vegetale originaria dell’isola.

Nei decenni successivi, Madeira divenne un importante centro di produzione di zucchero di canna, allora considerato un bene di lusso in Europa. Per coltivarlo, si importarono schiavi dall’Africa occidentale, dando avvio a una società coloniale legata ai grandi circuiti commerciali dell’Atlantico.

Con il declino dell’industria zuccheriera, Madeira si reinventò come centro vitivinicolo: a partire dal XVII secolo, il celebre Vinho da Madeira conquistò corti e coloni di mezzo mondo – si racconta che un brindisi con questo vino sia stato fatto anche alla firma della Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti.

Nei secoli successivi, Madeira fu terra di passaggio, rifugio e soggiorno per nobili europei, artisti e aristocratici in cerca di clima mite e aria salubre. Anche personalità storiche come l’imperatore Carlo I d’Austria (che vi morì in esilio) e Winston Churchill (che vi dipinse alcuni paesaggi) hanno lasciato tracce del loro passaggio.

Oggi, Madeira conserva un’identità culturale forte, a metà tra il Portogallo continentale e un mondo a sé: influenze africane, atlantiche e rurali si fondono in un’isola profondamente legata alla sua terra, alle sue tradizioni e alla sua natura spettacolare.

Di origine vulcanica, l’isola principale presenta paesaggi quasi surreali, fatti di montagne scoscese, vallate profonde e coste a picco sul mare, modellate dalla forza della natura nel corso di milioni di anni.

Grazie al clima subtropicale (mite tutto l’anno e piuttosto umido) e a un suolo fertile, Madeira è ricca di vegetazione lussureggiante: si parla spesso di un “giardino galleggiante”, con una biodiversità straordinaria che include la famosa foresta di laurisilva, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Ci è piaciuto molto di Madeira il connubio per niente forzato di tradizioni secolari (come l’agricoltura a terrazze o le levadas, antichi canali d’irrigazione), con un’offerta turistica moderna e raffinata, che ne fa una meta ideale per chi cerca natura, cultura e autenticità ma con un certo stile.

Dove alloggiare a Madeira

Se avete solo 3 giorni e volete massimizzare il tempo consigliamo di alloggiare in location differenti. Idealmente queste potrebbero essere Funchal per muoversi comodamente sulla costa sud e São Vicente che si trova più o meno a metà della costa nord (ed è davvero bellissima!).

I prezzi degli hotel a Madeira non sono certo bassi, possono competere con quelli di una capitale europea. Detto questo pensiamo che lo standard sia piuttosto alto e molte abitazioni (anche tra le più economiche) sono davvero bellissime.

Ecco qualche consiglio sui migliori hotel/ostelli che abbiamo provato di persona durante il nostro viaggio (e che ci hanno davvero soddisfatti!).

Dove alloggiare a Funchal: Santa Maria Hostel

Questo ostello con camerate e camere private ci è piaciuto tantissimo! Era una delle soluzioni più economiche in centro a Funchal, ci abbiamo passato diverse notti e ci siamo trovati molto bene. La posizione è centralissima (200 metri da Praia do Almirante Reis) e l’ostello è ricavato da un antico palazzo in stile portoghese con soffitti altissimi, pavimenti in legno antico e grandi finestre.

Ci è piaciuto il fatto di avere a disposizione una cucina abbastanza attrezzata. I bagni (in comune) sono un po’ piccoli ma molto puliti. Le camere private, così come le camerate, sono grandi e luminose con letti perfetti. 

Per essere tra le opzioni “economiche” di Madeira abbiamo trovato il Santa Maria Hostel comodo e affascinante. PRENOTA ORA!

Dove alloggiare a São Vicente: Gardens Guest House

In questa meravigliosa vallata verde abbiamo scelto una camera con una vista deliziosa. Al Gardens Guest House ci siamo trovati molto bene, il self check in ci ha permesso di arrivare tardi e la bella cucina comune è stata comodissima per fare colazione (con caffè in cialde offerto) e per mangiare a casa quando non avevamo voglia di uscire per cena.

La location non è troppo vicina al centro del paese ma l’abbiamo trovata comunque comoda per parcheggiare facilmente e goderci il panorama da posizione privilegiata. PRENOTA ORA!

Cosa vedere a Madeira: itinerario di 3 giorni sull’isola

Partiamo dal consiglio n.1: a Madeira a nostro parere è fondamentale muoversi con un mezzo proprio, per fortuna noleggiare un’auto è facile e veloce. Noi l’abbiamo fatto a Funchal presso Driving Madeira Rent-a-car e ci siamo trovati benissimo ma ci sono davvero tante soluzioni molto valide, anche dall’aeroporto.

Attenzione perché le strade di Madeira sono piuttosto difficili per chi non è abituato ai percorsi montuosi e possono essere molto strette. Noi consigliamo un’automobile piccolina per facilitare manovre e parcheggi. 

Questo itinerario ti permette di scoprire i paesaggi più iconici di Madeira in modo armonioso, senza fretta e senza trekking impegnativi. Tocca città, montagna, foresta, costa nord e costa sud, tra natura, cultura, gastronomia e panorami straordinari.

Include una notte intermedia a São Vicente mentre la prima e l’ultima sono a Funchal.

Funchal dall'alto

Giorno 1 – Tra Funchal e la costa sud-ovest di Madeira

(Pernottamento a Funchal)

Il primo giorno inizia a Funchal, cuore urbano dell’isola, con una visita al Mercado dos Lavradores, un vivace mercato coperto per immergersi tra profumi tropicali, colori sgargianti e artigianato locale.

Qui è possibile assaggiare frutti esotici come la banana-ananas o la maracuja, e osservare le pescherie che vendono la famosissima “espada” (pesce sciabola). L’esperienza è un po’ turistica (e lo sono anche i prezzi) ma l’atmosfera è comunque molto gradevole!

Dopo il mercato, consigliamo di salire a bordo della funivia che da Funchal porta al quartiere di Monte, regalando viste spettacolari sul porto e sui tetti della città. Una volta in cima, vi attende la visita ai giardini Monte Palace, un luogo incantevole che unisce arte, flora tropicale, laghetti con carpe koi, e sculture orientali. È un percorso rilassante, perfetto per una passeggiata tra piante esotiche e miradouros naturali.

Terminata la visita, se non potete resistere alle pacchianate turistiche potete decidere di scendere con i “carros de cesto”, delle slitte in vimini guidate da due “corridori” vestiti di bianco e cappello di paglia. La breve corsa vi riporterà verso il centro città, oppure potrete semplicemente prendervela con calma e di rientrare verso il centro passeggiando.

In centro consigliamo la visita al Blandy’s Wine Lodge per provare i particolarissimi vini locali e una sosta per merenda alla Fábrica Santo Antonio (per assaggiare biscotti e torte locali).

Tutto attorno a Funchal ci sono paesini deliziosi, potreste decidere di visitarli nel pomeriggio, dopo aver noleggiato l’auto che vi accompagnerà nelle prossime giornate. La prima tappa che consigliamo è Câmara de Lobos, pittoresco villaggetto di pescatori dipinto nei quadri di Winston Churchill, che soggiornò qui negli anni ’50. Le sue barche colorate e il porto raccolto offrono scorci perfetti per una pausa caffè o una poncha, la bevanda tipica di Madeira.

Poco distante si trova Cabo Girão, una delle falesie più alte d’Europa. Il suo skywalk con pavimento in vetro si affaccia su 580 metri di vuoto e regala una vista mozzafiato sull’Atlantico e sulle terrazze coltivate a picco sul mare.

Per completare la giornata in bellezza, potete arrivare fino alla Cascata Dos Anjos (attenzione, ora si deve parcheggiare a 10 minuti dalla cascata e proseguire a piedi, non si può più passare in macchina sotto di essa).

Al rientro fate una sosta a Ponta do Sol, il luogo più soleggiato dell’isola, con una piccola spiaggia e un lungomare tranquillo, ideale per rilassarsi prima di rientrare a Funchal per la cena. La sera, esplorate la Zona Velha, il centro storico pedonale, pieno di locali e ristorantini dove gustare piatti tradizionali come l’espada con banana o il tonno alla madeirense. 

pico de arieiro

Giorno 2 – Montagne, case tradizionali e il fascino della costa nord

(Pernottamento a São Vicente)

Il secondo giorno consigliamo di spostarsi a nord passando attraverso l’interno montuoso dell’isola. Se avete voglia di camminare nella natura la prima meta è il Pico do Arieiro, raggiungibile in auto, che con i suoi oltre 1800 metri è la terza cima più alta di Madeira. Da qui si aprono paesaggi mozzafiato: se sei fortunato, ti troverai letteralmente sopra le nuvole. È possibile anche fare una breve camminata panoramica sul crinale, senza allontanarsi troppo (percorso PR1) oppure scegliere sentieri più impegnativi. Noi abbiamo provato il PR3 dal Pico de Areiro al Funchal Ecological Park (7,2 km). Un altro hike semplice è il PR11, la Levada dos Balcões, una bellissima zona di foresta con viste spettacolari. Se volete camminare più a lungo ma senza troppe salite e discese anche il PR10, Levada do Furado, sarà un’ottima scelta. Attenzione, prima di ogni trekking consultate il meteo e verificate che i sentieri siano praticabili (questo è il sito di riferimento). 

Scendendo dal monte, si prosegue verso nord-est in direzione dello splendido Miradouro de São Cristovão per poi rimettersi in moto verso, Santana, considerata una delle località più caratteristiche dell’isola (a nostro parere luogo decisamente troppo turistico e artefatto). Il paese è famoso per le casas típicas, le casette triangolari con tetto di paglia dai colori vivaci, un tempo abitate da contadini. Oggi sono restaurate e visitabili, alcune ospitano piccoli musei e negozi di artigianato.

Consigliamo di proseguire alla ricerca delle migliori viste di Madeira con il Miradouro da Beira da Quinta e il Miradouro de São Cristovão che si susseguono lungo la strada costale panoramica che va verso ovest. Boaventura e Ponta Delgada sono due paesini molto belli abbarbitati su montagne a picco sul mare, se volete mangiare da queste parti consigliamo Penalti (ottimi espeta, ovvero spiedi di carne o pesce) o il localissimo Restaurante as Pedras (un menu del giorno autentico, semplice e delizioso con splendida vista).

Se avete ancora voglia di camminare consigliamo una sosta al Parque Florestal das Queimadas, un’area verdeggiante nel cuore della foresta di laurissilva. Da qui parte anche la celebre Levada do Caldeirão Verde, ma per restare nei tempi potete semplicemente percorrere un tratto facile e suggestivo di circa un’ora andata e ritorno.

Proseguendo lungo la costa nord arriverete a São Vicente dove potrete chiude la giornata con la sua atmosfera rilassata e autentica. In serata, cena in paese, noi ci siamo trovati molto bene a La Poncha de São Vicente.

Fanal forest

Giorno 3 – La foresta incantata, la costa ovest e il ritorno a Funchal

(Pernottamento a Funchal)

Il terzo giorno si apre con una delle esperienze più affascinanti dell’isola: la visita a Fanal Forest. Da São Vicente si sale lungo la panoramica ER 209 fino all’altopiano di Paul da Serra, e poi si raggiunge l’area di Fanal. Questa foresta è uno dei luoghi più mistici di Madeira, famosa per i suoi antichi alberi di alloro avvolti dalla nebbia che sembrano usciti da un sogno o da un racconto fantasy. Il terreno è pianeggiante e l’esplorazione può durare da mezz’ora a un’ora, a seconda del tempo e della voglia di camminare.

Se avete tempo sulla strada per arrivare a Fanal fermatevi ad ammirare il famosissimo Miradouro do Véu da Noivala e poi la cittadina di Seixal con la sua bella spiaggia e le sue piscine naturali!

Ritornando sulla costa dopo la visita a Fanal godetevi la strada tutta curve nella cittadina di Ribeira da Janela e fermatevi al Miradouro Ilheus da Ribeira da Janela. Proseguite fino a Porto Moniz (non ci è piaciuta molto ma le sue piscine naturali sono carine) per poi fermarvi per un super pranzo alla macelleria Talho Santa per una carne deliziosa servita con polenta croccante.

Cercate di arrivare per tempo al Miradouro do Teleférico das Achadas da Cruz, una delle esperienze più belle dell’isola. La teleferica scende ripidissima fino ad una splendida costa rocciosa circondata da campi coltivati e antiche abitazioni in pietra. La discesa è spettacolare e anche il panorama costale non è da meno, si può passeggiare per circa mezzoretta o prendere un caffè nell’unico bar locale.

Attenzione perchè in alta stagione e nei week end la fila per salire e scendere nelle cabine è lunghissima e l’ultimo biglietto venduto per la discesa è solitamente alle 16.30. 

Terminiamo il nostro itinerario con una sosta al Miradouro Farol da Ponta do Pargo, una vista bellissima con un faro imponente, soprattutto al tramonto.

Ma se avete tempo (e ancora un po’ di luce con le lunghe giornate estive) fermatevi ad ammirare i graziosi borghi di Paul do Mar e Jardim do Mar che sono tanto placidi quanto incantevoli.

La giornata si conclude con il rientro a Funchal per l’ultima rilassante serata sull’isola prima del rientro, ovviamente con almeno un brindisi a base di poncha!