Cosa vedere a Minami, Namba, Dotonbori e Shinsaibashi a Osaka, Giappone

Cosa Vedere Minami Namba Dotonbori Shinsaibashi Osaka Giappone

cibo, shopping, locali nel più grande distretto commerciale della città

La zona di Minami, che si sviluppa intorno alle fermate della metropolitana di Namba, è un gigantesco centro commerciale all’aperto che attira ogni giorno migliaia di persone che vogliono passare una giornata all’insegna dello shopping e del cibo. Insieme a Kita/Umeda è una delle due zone più vitali di tutta Osaka: un chilometro quadrato di negozi, ristoranti, mercati, chioschi di street-food, sale giochi, enormi edifici dedicati al Pachinko, teatri, cinema… Il fatto che sia strapieno di gente, turisti e locali, non ne mina il fascino, anzi lo rinvigorisce. Perché i distretti di Namba e Shinsaibashi sono fatti per essere stipati di persone che mangiano, fanno acquisti, scattano fotografie, giocano o semplicemente passano qualche ora spensierata. Non è facile orientarsi in questo fiorire di ristoranti, gallerie, centri commerciali, che sorgono sia in stretti vicoli che riportano al Giappone del passato che in strade principali su cui si affacciano negozi delle grandi marche; e forse non è neanche così necessario farlo. L’ideale sarebbe dedicare un’intera giornata al quartiere, per poter perdersi liberamente, non avere l’ansia di vedere tutto (quindi viaggiando cartina alla mano) e godersi Minami per quello che è il suo obiettivo: divertire.

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 I due riferimenti geografici principali di Minami sono il Canale Dotombori, che attraversa il quartiere da est a ovest e Midosuji, ovvero l’arteria principale che ospita i negozi più lussuosi di Osaka: tutto intorno si sviluppano i vari Dotonbori, Shinsaibashisuji, Sennichimae Kitchenware Street, che ognuno con le sue caratteristiche e peculiarità rappresentano la parte più vivace della città.

Di cosa parliamo in questo articolo:

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Kuromon Ichiba Market

Il Kuromon Market è il mercato del pesce e di tutto ciò che ne concerne. Chi è stato a Tokyo e ha amato lo Tsukiji Fish Market non deve però far paragoni, perché quello della capitale è principalmente dedicato a grossisti e ristoratori, che ogni mattina partecipano alla celeberrima e coreografica asta, mentre quello di Osaka si rivolge per la stragrande maggioranza ai privati che arrivano qui per fare acquisti di cibo da cucinare nelle loro case. Ma non è finita qui, perché la vera attrazione per voi saranno le centinaia di bancarelle che vendono ogni tipologia di leccornia dedicata al pesce che sia stata inventata in Giappone. E se una delle specialità di Osaka sono i Takoyaki, ovvero polpette di polpo, potete immaginare quante altre prelibatezze potrete provare al Kuromon Ichina Market.
Un consiglio: arrivate alla mattina, intorno alle 9, magari come prima tappa della vostra giornata: ristoranti e venditori avranno appena aperto e potrete assaltarli senza temere le lunghe code che arrivano da pranzo i poi.

Dotonbori

Dotonbori è probabilmente la strada più conosciuta di tutta Osaka: viaggia in parallelo all’omonimo canale e ospita centinaia di ristoranti, colorati, rumorosi, con grandissime insegne a forma di granchio, vitello, polpo (a seconda delle specialità che offrono) a sormontarne l’entrata. Se avete seguito il nostro consiglio e prima siete stati a Kuromon non avrete troppa fame: niente paura, qui si viene anche solo per riempirsi occhi, orecchie e cuore facendo una passeggiata e ammirando un fervore, una vita, un brulicare di attività che raramente avreste visto prima. Qui le insegne diventano enormi gamberetti, giganti polpette, granchi statuari, a pubblicizzare l’offerta del infiniti locali che non vi basterebbe una vita per provare tutti. Se state cercando un’esperienza davvero locale cercate Kukuru, probabilmente il posto più celebre in tutta la città dove gustare i takoyaki, le gustosissime palline di pastella fritta ripiene di polpo che rappresentano la cucina di Osaka in tutto il Giappone e nel mondo.

Un consiglio: se volete pranzare o cenare evitate la prima parte di Dotonbori, quella che è tagliata a metà dall’Ebisu Bridge (vedi paragrafo successivo), per capirci, e dirigetevi in quella che noi amiamo chiamare Dotonbori off, ovvero la zona meno frequentata. Per farlo dovrete attraversare la strada (a destra vi ritroverete un ponte parallelo all’Ebisu) e proseguire dritto, avendo cura di tenere l’Ebisu Bridge sulla vostra destra. In men che non si dica il numero di persone intorno a voi diminuirà drasticamente, così come le urla per accaparrarsi qualche cliente: ristoranti e caffè invece non mancheranno e potrete scegliere il vostro preferito in tutta calma. Noi per esempio siamo innamorati di Gyozaoh Dotonbori, il cui piatto forte sono… Indovinate un po’.

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Ebisu Bridge & Dotonbori Canal

A tagliare in due Dotonbori c’è il ponte più conosciuto e fotografato di tutta Osaka: ergendosi sul Dotonbori Canal è il luogo ideale per godersi di notte lo spettacolo delle coloratissime migliaia di insegne al neon che pubblicizzano negozi, ristoranti e locali di tutto il quartiere. Una di queste è diventata il simbolo della città: stiamo parlando del Glico’s Running Man Signboard, una gigantesca insegna che rappresenta un uomo che taglia il traguardo di una corsa podistica con le braccia alzate in segno di vittoria. Glico è un’azienda giapponese che produce e distribuisce cibo e ha installato qui la sua prima pubblicità nel 1933: negli anni parte dell’immagine è cambiata, ma “il podista felice” non è mai sparito.
Quelle che erano una volta le banchine che correvano ai lati del Dotonbori Canal oggi sono diventate un’area pedonale che gode di grande atmosfera, dove cenare o semplicemente fare una passeggiata, non solo notturna. Se proprio morite dalla voglia di prendere una di quelle barche gialle che vedrete ogni tanto solcare il canale sappiate che una crociera costa 900 yen, ma che non aggiunge molto alla vostra esperienza.


Chi ama vedere le città dall’alto a Dotonbori può fare un’esperienza interessante: affacciatevi al ponte Ebisu, dando le spalle all’uomo che corre, e sulla vostra sinistra vedrete una bizzarra ed enorme giostra gialla, con al centro la rappresentazione di Ebisu, il dio che rappresenta la fortuna negli affari. Si tratta della Don Quixote Ferris Wheel, rinnovata dopo essere stata chiusa a lungo per un problema tecnico: con 600 yen potrete farci un giro sopra (15 minuti) e vi godrete lo spettacolo di Minami dalla migliore prospettiva possibile.

Amerika-Mura

Per chi ama fare paragoni, il quartiere America-Mura di Osaka è un incrocio tra quelli di Shimokitazawa e Harajuku a Tokyo: è il crocevia della moda alternativa in città, che alle boutique costose preferisce il negozio vintage. Ame-mura è un pugno di vie dove dall’inizio degli anni ’60 si sono stabiliti molti degli americani che cercavano fortuna a Osaka: hanno così aperto negozi e caffè che hanno dato il via allo sviluppo del quartiere. A partire dagli anni ’70 e ’80 è diventato il punto di riferimento per i giovani innamorati della cultura occidentale e che non potevano rinunciare all’ultimo gadget popolare negli Stati Uniti; è questo incontro tra est e ovest, il corto-circuito tra due culture così lontane che di tanto in tanto provano ad avvicinarsi a contribuire al fascino di Amerika-Mura: sia che siate appassionati di shopping (tra negozi di vestiti usati e mercatini delle pulci avrete pane per i vostri denti) sia che siate semplicemente curiosi di scattare qualche foto di ragazzi e ragazze con gli outfit più bizzarri, non perdetevi questo piccolo quartiere a ovest di Mido-suji.
Amerika-Mura è la zona ideale anche per il dopo cena: evitate i bar affollati e cari di Dotonbori e cercate posto in uno degli izakaya che punteggiano il quartiere americano, spenderete meno e sarete attorniati solo da giovani locali dai capelli strambi.


Den Den Town

Ancora una volta, se dovessimo paragonare Den Den Town con una zona di Tokyo il parallelismo sarebbe con Akihabara, ovvero la città dell’elettronica nel pieno centro della capitale giapponese. È il quartiere nerd, zeppo di sale giochi, negozi di action figures, di carte collezionabili, di peluche e di tutto quello che nel vostro immaginario è il Giappone moderno e kawaii che manga e anime vi hanno spacciato per anni. Certo, non avrà la verticalità dell’omologo di Tokyo, ma quando dalle 17 in poi Den Den Town inizia ad animarsi, i suoi maid-cafè aprono i battenti e le accecanti luci al neon si accendono, vi ritroverete in un universo parallelo in cui Pokemon ed Hello Kitty la fanno da padrone.

Shinsaibashisuji Shopping Street

Se Dotonbori è la patria di cibo, Shinsaibashisuji è la meta preferita di chi ama fare shopping. È un’arcade, ovvero una galleria coperta, che si sviluppa a partire dall’Ebisu Bridge e che potete imboccare dando le spalle al Glico- Running Man. Non è il posto migliore dove assaporare la cultura nipponica: ha infatti un’impostazione molto occidentale e ospita gran parte delle catene di vestiario e accessori più popolari al mondo. Nonostante sia una delle principali mete turistiche per chi è appena arrivato in città, è molto frequentata anche dai locali perché nascosti tra un negozio di H&M e una boutique di Gucci potrete trovare alcuni ristoranti il cui rapporto qualità/prezzo non è affatto male. Attenzione però, perché questo non vale per la stragrande maggioranza delle attività dei dintorni, bisogna saper cercare.
Due consigli gastronomici nella zona di Shinsaibashisuji Shopping Street: in una delle via parallele alla galleria commerciale potrete mangiare quello che è considerato il miglior Kitsune Udon (zuppa di noodles con tofu fritto) della città. Cercate su Google Maps il piccolo e fumoso Usamitei Matsubaya e non sbaglierete. Se come noi siete in viaggio da tanti, tantissimi mesi e sentite la nostalgia di una buona pizza dovreste provare la Pizzeria Bar Napoli, dove con 500 yen (a pranzo, mentre a cena i prezzi raddoppiano) potrete gustare una pizza che definiremmo quasi italiana.

Hozenji Yokocho

Hozenji Yokocho è una via, o sarebbe meglio dire un insieme di stradine intricate, poco lontano dalla confusione e dal grandeur  di Dotonbori ma decisamente diversa in quanto ad atmosfera. Antichi viottoli della Osaka che fu sono stati riadattati e rimessi a nuovo per ospitare una delle zone più vive per quanto riguarda izakaya, piccoli ristoranti e bar. È il posto giusto dove venire per il dopo cena, per bere una birra o affogarsi di sakè. Dimenticate i grandi locali che avete visto nel resto di Minami e preparatevi a standing bar (ovvero localini dove si mangia e beve in piedi) davvero tradizionali e frequentati principalmente dalla popolazione locale.
Vi consigliamo di visitare Hozenji Yokocho anche durante il giorno, perché c’è un piccolo tempio davvero famoso in città: l’Hozenji Temple, che un tempo copriva un area molto piacere grande, è diventato famoso quasi un secolo fa quando sembra che una donna abbia visto realizzarsi un suo desiderio. Dopo aver versato acqua (rito molto popolare nel buddhismo) sulla statua di Fudo Myo-o (uno degli dei più importanti della religione buddhista, che rappresenta la disciplina e il carattere fermo deciso) si dice che le sue richieste si siano avverate. Da quel giorno centinaia di fedeli arrivano al tempio e fanno la stessa cosa, nella speranza che il miracolo si compia nuovamente. Oggi la statua è completamente coperta di muschio proprio a causa di questa pratica e proprio per questo è diventata un’attrazione turistica popolare anche per i non credenti.


Sennichimae Kitchenware Street – Sennichimae Doguyasuji Shopping Street

Nel pieno del delirio dei neon di Minami c’è una via apparentemente anonima che è la mecca dei ristoratori di tutta Osaka: è la strada dove si vengono attrezzature e utensili per cucine e ristoranti. Cosa dovrei mai andare a fare, vi direte voi, in un posto del genere? Semplice: tra negozi che vengono bacchette di tutti i tipi, forni e wok, troverete qualcosa che siamo sicuri attirerà la vostra attenzione. Avete presente le bellissime riproduzioni di cibo che fanno bella mostra di loro fuori da gran parte dei locali giapponesi? Ecco, se volete vederle da vicino e saperne di più, sappiate che a Sennichimae Kitchenware Street troverete tanti rivenditori i cui scaffali pullulano di ciotole di ramen gyoza… finti.

Southroad Sennichimae

Southroad Sennichimae è l’ennesima galleria commerciale di Minami-Namba, che forse non aggiungerà niente al vostro peregrinare, ma che è in realtà lo specchio della società giapponese attuale molto più di quelle adiacenti. A noi piace arrivare da queste parti alla mattina, intorno alle dieci, quando quasi tutte le attività sono sul punto di aprire: le sale pachinko stanno accendendo le luci, le sale giochi sono pronte per allietare la giornata di centinaia di giovani giapponesi e le biglietterie dei teatri sono sul punto di aprire le prevendite. E davanti a ogni locale, interminabili file di persone che ordinate attendono che vengano aperti i battenti: che senso abbia mettersi in coda per giocare a pachinko, sinceramente ci sfugge, ma il Giappone è anche questo.

Mido-Suji

La regina delle vie dello shopping di Osaka, che taglia da nord a sud il cuore di Minami. È il luogo dove troverete le grandi firme della moda mondiale, brand come Dolce & Gabbana, Gucci e Dior non possono non avere una o più vetrine a Mido-Su. Se anche a voi di tutto questo luccichio di grandi marchi non interessa troppo, ma siete incuriositi dalle signore giapponesi che imbellettate nei loro eleganti kimono scendono da una Ferrari per entrare in un negozio Chanel, questo è il posto giusto per godersi lo spettacolo.

Orange street

Orange Street tecnicamente non è a Minami ma nel quartiere di Horie: le due aree sono però adiacenti e a nostro parere formano un’unica grande zona commerciale che va visitata nella sua complessità. Nonostante ci si trovi solo a poche centinaia di metri da Dotonbori, qui il clima è completamente diverso: spariscono le insegne enormi, così come la folla e i venditori che urlano le loro specialità cercando di accaparrarsi qualche cliente e fioriscono le piccole botteghe, i cafè biologici e i negozi di arredamento alla moda. In meno di un chilometro troverete gli studi dei designer e degli architetti più lanciati di tutta Osaka, le botteghe artigianali dei creativi e le più buone bakery di derivazione francese. Se volete concedervi una pausa e mangiare qualcosa di rigorosamente biologico in un ambiente tanto ricercato quanto hipster, il posto da non perdere è il Bio Top Cafè.

Namba Parks

Lo sappiamo, non state facendo un viaggio in Giappone per rinchiudervi in un centro commerciale, ma vi segnaliamo Namba Park non tanto per i suoi negozi e ristoranti ma perché è un capolavoro architettonico, che con un design sinuoso e il suo insieme di giardini, alberi, e fiori, rappresenta uno degli edifici più interessanti in tutta Osaka. Non dovrete certo dedicarvi mezza giornata, ma farvi un giro vale veramente la pena.

Dove dormire a Osaka, Giappone

Hotel Lucky

Ottimo hotel economico a Osaka, sia per la qualità dell’alloggio (niente di spettacolare, ma pulito, buon wifi e personale cortese) che per il quartiere, a pochi passi da una delle linee principali della metropolitana ma allo stesso tempo in una zona che è rimasta tradizionale, piena di ristoranti e karaoke bar frequentati esclusivamente dai locali. 23 euro a notte per una camera doppia. PRENOTA ORA!

Hotel Mikado

Per un doppia all’Hotel Mikado pagherete 29 euro a notte, ma due servizi inclusi non da poco: per prima cosa potrete utilizzare la SPA interna, davvero una manna dal cielo dopo una giornata di esplorazione di Osaka; allo stesso tempo avrete il noleggio di biciclette gratuito e considerate che Osaka ha un sistema metro molto costoso, ma allo stesso tempo non è così estesa da non poter essere visitata pedalando. PRENOTA ORA!

Qoo Hostel Osaka

In piena Den Den Town, e quindi a pochi minuti a piedi dalla centralissima stazione di Namba, questo ostello è l’ideale per chi resta pochi giorni a Osaka e non vuole perdere tempo negli spostamenti. Camerate a partire da 12 euro a notte (colazione inclusa), ambiente elegante e affatto simile agli ostelli della gioventù confusionari che conoscete. PRENOTA ORA!

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