Gibilterra, cosa vedere: guida e itinerario all’enclave inglese in Spagna

Gibilterra Cosa Vedere Guida Itinerario Enclave Inglese Spagna

vi diranno: Gibilterra non vale il viaggio. Non credetegli

Gibilterra è una penisola di 6,8 chilometri quadrati che si trova al confine con la Linea de la Concepción, una città spagnola della provincia di Cadice. Gibilterra è un territorio britannico d’oltremare che sorge alla base della Rocca di Gibilterra, un rilievo calcareo alto 426 metri davvero imponente. Esercita da sempre sui viaggiatori un fascino misterioso sia per la sua importanza geopolitica che per la natura selvaggia che la caratterizza. Cosa fare a Gibilterra? Venite a scoprirlo! Prima di tutto: cos’è Gibilterra? Uno stato o una propagazione del Regno Unito? Tecnicamente Gibilterra è un territorio d’oltremare britannico, ovvero entità territoriali che sono sotto l’autorità degli UK. Ha una leadership locale, ma riconosce la Regina inglese come sovrano. Si tratta, insomma, di un piccolo angolo di Inghilterra con una certa autonomia, ma sperduto all’interno del territorio spagnolo. È ritenuta, dalla Spagna e non solo, l’ultima colonia in territorio europeo.

A Gibilterra vivono circa 34.000 persone, ma in pratica la frequentano in molti di più: molti infatti scelgono di vivere a La Linea de la Concepción (città spagnola di confine), dove tutto costa molto meno, ma poi  lavorano e passano buona parte del loro tempo libero in territorio inglese. La lingua e la cultura ufficiale sarà anche quella anglosassone, ma le influenze andaluse in città sono tante e molti locali sono di origine spagnola; allo stesso tempo è ben visibile l’antica influenza moresca e portoghese sull’architettura cittadina. Questo mix di culture davvero diverse tra loro fa di questa roccaforte inglese un luogo davvero interessante e, al di la delle vere e proprie attrazioni turistiche che raccoglie, è una città da visitare proprio per le sue atmosfere surreali.

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In molti vi diranno: a Gibilterra non c’è niente da vedere e da fare, ci sono solo palazzoni e locali per anziani inglesi in pensione. La verità è un’altra e parla di un bizzarro incrocio di culture che si è instaurato in uno degli angoli più selvaggi della Spagna.

Di cosa parliamo in questo articolo:

Dove dormire a Gibilterra

Engineer Guest House

Situata nel bel mezzo della città vecchia, questa è una delle sistemazioni in assoluto più economiche di tutta Gibilterra: 90 euro a notte per una camera doppia potrebbero apparirvi tanti, ma purtroppo i prezzi in città sono questi (solo per dormire, mangiare è abbastanza economico). In ogni caso la stanza, con bagno in camera, è perfetta, accogliente, pulitissima e dotata di ogni comfort che desideriate. Il forno a microonde è un valore aggiunto per chi ha bambini piccoli o voglia scaldarsi qualcosa di pronto e non cenare per forza al ristorante. PRENOTA ORA!

Jasmine Coral Bay Boutique Botel

Avete mai dormito su una barca? A Gibilterra potreste provare questa esperienza, che vi servirà anche per risparmiare qualche soldo, visto che il prezzo di 100 euro per una camera doppia non è altissimo per essere in città. Non preoccupatevi se soffrite il mal di mare, perché qui siete ormeggiati al porto! Le cabine sono arredate finemente e curate in ogni dettaglio: le zone in comune prevedono i bagni poi una terrazza, un bar e una cucina. Una sistemazione diversa dal solito, consigliata. PRENOTA ORA!

La Esteponera

L’unico modo per spendere poco a dormire a Gibilterra è… non farlo e scegliere invece di pernottare a La Linea, ovvero la città spagnola di confine. Come detto, La Linea è tristemente famosa per essere un centro importante per il traffico di droga, ma da turisti non avrete alcun problema, soprattutto dormendo nel suo centro. Non preoccupatevi delle distanze perché la città è davvero molto piccola e da ovunque per arrivare al confine con “il Regno Unito” ci metterete una ventina di minuti a piedi. Hotel molto semplice ed economico ma non certo poco confortevole. Potrete scegliere tra bagno privato e in comune, con una stanza singola che parte da 16 euro a notte. La Esteponerà è definitivamente il nostro consiglio se volete dormire da queste parti. PRENOTA ORA!

Storia di Gibilterra

La posizione strategica (per il controllo dell’egemonia marittima tra mediterraneo e atlantico) è sempre stata la fonte di interesse di popoli antichi e moderni per questo lembo di terra rocciosa. La Rocca fu conquistata sin dal 700 dalle popolazioni moresche che da qui invasero la penisola iberica; poi nel 1462 la Spagna riconquistò Gibilterra e nel 1713 la cedette con il Trattato di Utrecht alla Gran Bretagna. Successivamente la Spagna assediò Gibilterra numerose volte senza mai riuscire a riconquistarla finché, con il referendum del 1967, gli abitanti di Gibilterra votarono a favore della sovranità britannica e resero la loro città una colonia autogovernata.

Un regime fiscale “basso”

Gibilterra è nota per essere un paradiso fiscale non ufficiale, autonominandosi un “regime a bassa tassazione”. Per questo motivo un piccolo angolo di terra inglese ospita un numero spropositato di sedi aziendali che sfruttano volentieri la possibilità di godere di una delle più basse imposte aziendali in Europa. Inoltre molti beni sono esentasse, in particolare tabacco e alcol, la cui esportazione è limitata alla quantità di 250 grammi di tabacco e 2 litri di alcolici.
In tanti durante una visita da queste parti ne approfittano per comprare stecche di sigarette e il loro whiskey preferito con sconti anche oltre il 20% rispetto alla Spagna (o ad altri paesi europei)

Varcare il confine tra Spagna a Gibilterra

I residenti dell’UE non hanno bisogno di passaporti per entrare a Gibilterra, sarà sufficiente esibire una carta d’identità valida. Chi proviene invece da paesi extra UE, deve esibire il passaporto e, nel caso le politiche con il paese d’origine lo richiedano, essere in possesso di un visto proprio come per entrare nel Regno Unito. I controlli possono essere superati a piedi passando dalla dogana che separa La Linea con Gibilterra (solitamente sono massimo 10 minuti) o anche in automobile al check point doganale su strada. Una volta superati i controlli si attraversa a piedi o in automobile la larga strada che porta al centro cittadino, tra il vento sferzante e con gli aerei che passano sopra la testa (eh si, quella stessa strada che porta a Gibilterra è anche l’unica pista per il decollo e l’atterraggio degli aerei).

Linea de la Concepción: il confine tra Gibilterra e la Spagna

La Línea de la Concepción è una città spagnola di circa 60.000 abitanti situata al confine con Gibilterra: in pratica per passare dalla Spagna a Gibilterra via terra dovrete per forza attraversare questa città di frontiera. Diciamo che La Linea è una città andalusa sui generis, decisamente disastrata, ad un primo impatto molto povera e decisamente abbandonata. In pratica è la città per eccellenza che accoglie i carichi di droga e i traffici illegali provenienti dal Medioriente e la malavita governa la città. Nonostante tantissimi lavoratori di Gibilterra abbiano deciso di prendere casa al La Linea per motivi economici (le case costano molto meno che in territorio britannico) la città rimane disastrata, con pochissimi esercizi commerciali e un livello di criminalità molto alto. In ogni caso noi abbiamo vi soggiornato e non abbiamo avuto alcun problema anche se la differenza con la vicinissima Gibilterra è decisamente palpabile.

Come spostarsi a Gibilterra

Dal confine con la Spagna al punto più a sud della penisola ci sono solo 6 chilometri. Per questo motivo vi consigliamo in linea di massima di spostarvi a piedi, soprattutto all’inizio della giornata. Come vedremo successivamente, quando il sole sta per calare e le forze sono quasi ridotte al minimo, per tornare da Europa Point potrete salire su un autobus, che porta verso il centro. In generale la linea che attraversa verticalmente Gibilterra è la #2: trovate informazioni e tragitti sul sito ufficiale.
Attenzione: sull’autobus accettano solo sterline o piccolo tagli di euro. Quindi se non volete cambiare soldi (vedi paragrafo successivo) portate con voi qualche moneta da 1 o 2 euro.

Come pagare a Gibilterra: cambiare i soldi?

A Gibilterra accettano sia euro che sterline, ma se volete pagare in euro non verrà applicato un cambio “classico” ma un sovrapprezzo abbastanza ingente.
Cosa fare quindi?
Meglio cambiare gli euro in sterline per pagare a Gibilterra? No. Se avete intenzione di passare uno o due giorni nella colonia inglese vi sconsigliamo di cambiare i vostri euro, rimettendo in commissioni. Allo stesso modo però non pagate assolutamente in euro.
Il trucco è semplicemente quello di utilizzare sempre bancomat o carta di credito (accettata ovunque), specificando che volete pagare in sterline, altrimenti vi verrà applicata la già citata commissione.
Come già specificato, pagherete in euro solo l’autobus, pagando un po’ di più ma comunque meno che cambiare le sterline.

Cosa vedere e fare a Gibilterra in un giorno

Se avete solo un giorno da dedicare a Gibilterra, il nostro consiglio è di prenotare questo tour organizzato

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Respirare l’atmosfera di un particolare confine

Come abbiamo già detto Gibilterra, ci è parsa interessantissima proprio per il suo valore storico, politico e per le sue particolarità geografiche. La primissima attività da segnalare è quindi quella di godere dell’atmosfera straniante di questo particolare confine, passando la dogana (magari a piedi) letteralmente in mezzo alla pista dell’areoporto con la vista sulla Rocca di Gibilterra che pian piano di avvicina ed è piuttosto impressionante. Davanti a voi avrete l’Inghilterra e dietro la Spagna.

Esplorare il centro storico tra Main Street e Irish Town

Dirigetevi quindi verso il centro storico di Gibilterra, ovvero all’inizio di Main Street, il lungo corso principale della città. Varcando le mura che limitano il cuore cittadino arriverete a Casemate Square, la piazza principale dalla quale inizia Main Street. Da qui in poi troverete un’atmosfera decisamente all’inglese con edifici in vari stili architettonici (principalmente inglese, portoghese e spagnolo), negozietti, catene di grandi negozi made in UK e molti pub. L’ambiente è piacevole, non troppo elegante anzi, abbastanza spartano e genuino.
Parallelamente al corso pedonale principale troverete anche Irish Town dove si respirano le abitudini da paesino del Regno Unito: parliamo soprattutto della “vita da pub”, che qui inizia alla mattina con una perfetta colazione all’inglese con uova e pancetta o un brunch con i fiocchi (anche la vostra giornata a Gibilterra dovrebbe cominciare con un’english breakfast, per questo in zona vi consigliamo The Clipper, un bel pub classico dal tocco moderno).
Noterete sparse per la città le caratteristiche cabine telefoniche rosse famose in tutto il mondo dove ovviamente i pochi turisti di Gibilterra si fanno fotografie a non finire. Proseguendo verso sud sempre su Main Street incontrerete la bella Cathedral of Saint Mary the Crowned e il Museo Nazionale di Gibilterra.

Salire in cima alla Rocca e i macachi di Gibilterra

A questo punto è il momento di affrontare la salita alla Rocca verso la Riserva naturale di Gibilterra. Noi lo abbiamo fatto a piedi: più o meno all’altezza della Cattedrale abbiamo girato a sinistra verso la Rocca e abbiamo iniziato a salire lungo un reticolo di viuzze per arrivare a Devil’s Gap, il sentiero tutto scale verso la rocca (questa la posizione esatta su Google Maps).

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Il tragitto è molto piacevole e la salita verso la cima non è troppo impegnativa: circa 1 ora di cammino o poco più, ma ci sono molti gradini e zone non battute quindi non vi consigliamo questo percorso se avete un passeggino o problemi fisici.
Avete sentito parlare della Cable Car per la Rocca di Gibilterra? Per salire e visitare la Riserva Naturale di Gibilterra l’alternativa è arrivare fino alla cima su strada (anche in macchina) o prendere la Cable Car, una funicolare che vi porta comodamente alla cima per una cifra abbastanza spropositata: 18,50 sterline, andata e ritorno (su questo sito troverete tutte le spiegazioni sull’utilizzo della cable car e i pacchetti per turisti). Alternativa consigliata solo a chi pensa di non riuscire fisicamente a salire su The Rock.

Risalendo a piedi la montagna rocciosa arriverete a un punto in cui viene richiesto il pagamento di un pedaggio di 5 sterline per l’ingresso al parco, ma spesso il “varco” è aperto e non vi viene richiesto alcun biglietto.
Durante la salita troverete la possibilità di seguire diversi percorsi, noi abbiamo scelto il percorso viola, che comprende bellissimi punti panoramici con vista sulla costa Africana e ovviamente l’incontro con le celeberrime scimmie che popolano la Rocca. Questi macachi berberi sono originari della catena montuosa Atlas in Marocco e sono l’unica colonia di primati selvatici di tutta Europa. Ovviamente sono dispettosi e aggressivi, quindi attenzione a dargli da mangiare perché rischiate l’attacco.

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Pagando un ticket aggiuntivo alla biglietteria della Cable Car o (prendendo un biglietto combinato per la salita in funicolare che comprende le attrazioni del parco, a partire da 25,50 Pound) potrete visitare alcuni luoghi speciali come la Saint Michael Cave, una grotta mozzafiato ricca di stalattiti e stalagmiti, gli interni del Moorish Castle e attraversare un ponte sospeso. Il nostro parere è che l’unica attrazione interessante siano le Saint Michael Cave, per il resto all’interno del parco potrete andare dove vorrete con o senza biglietto, e godervi la natura di questa riserva naturale particolarissima.

Alameda Botanic Gardens

Una volta scesi dalla montagna tornate in città e dirigetevi a sud: gli appassionati di botanica dovrebbero fare una visita al Giardino Botanico di Alameda. Fondato nel 1816 è un bellissimo ambiente con piante provenienti da tutto il mondo, in particolare abbiamo apprezzato la sezione africana con splendidi alberi dal tronco grigio davvero impressionanti.

Punto Europa: Moschea Ibrahim-Al-Ibrahim, Santuario di Nostra Signora d’Europa e il Faro della Trinità

Continuando a scendere verso sud lungo Europa Road arriverete al simbolico Europa Point, la zona più meridionale di tutta Europa. Qui ci sono diverse attrazioni importanti di Gibilterra come la moschea Ibrahim-Al-Ibrahim, splendidamente decorata e d’impatto e il Santuario di Nostra Signora d’Europa, veneratissimo da centinaia d’anni da tutti gli uomini di mare. Ma il più amato dei simboli dell’Europa Point è sicuramente il suo grande faro, il Faro della Trinità che dal 1841 funge da guida per tutte le navi che attraversano lo Stretto.

Un drink all’Ocean Village

Dopo la visita all’Europa Point vi consigliamo di risalire verso nord per visitare l’Ocean Village, ovvero la Marina. Potrete farlo comodamente in autobus, salendo sul #2 in direzione Market Place Terminus. Da qui dovrete camminare una quindicina di minuti per arrivare alla Marina di Gibilterra. Questa zona di Gibilterra è magari poco attraente rispetto all’atmosfera tradizionale del centro cittadino e alle bellezze naturali del Parco della Rocca, ma vedere tutto d’un tratto comparire in un piccolo porticciolo diversi casinò dalle forme stravaganti (uno è una vera e propria nave da crociera) e locali dal tocco kitch in stile Las Vegas è decisamente straniante.
Il nostro consiglio, dopo una passeggiata sul molo è di fiondarvi al Bruno’s, forse il locale più improbabilmente trash della città, e approfittare del suo happy hour sulle grandi pinte di birra inglese, immersi in un arredamento caratterizzato da cavalli a grandezza naturale ricoperti di specchietti, luci stroboscopiche e cimeli sportivi.