La vecchia Tokyo: Shitamachi, i quartieri più antichi e tradizionali in città

Vecchia Tokyo Shitamachi Quartieri Antichi Tradizionali

il fascino decadente di Yanaka, Sugamo, Minowa… la Tokyo che non ti aspetti

Nell’immaginario collettivo Tokyo è una città moderna e tecnologica ma non bisogna dimenticarsi del suo glorioso passato e della sua cultura ultracentenaria. I terremoti, gli incendi, i bombardamenti della Seconda Guerra mondiale e la recente passione giapponese per tutto ciò che è sfavillante hanno però cambiato il suo volto, lasciando pochi angoli della vecchia e antica Tokyo ancora intatti. Facciamo un giro nei quartieri tradizionali, la zona della città chiamata Shitamachi. Parliamo di Yanaka, Shibamata, Sugamo, Minami Senju, Minowa, Sanya e tante altre aree dove è ancora è possibile sperimentare l’antica atmosfera popolare del Giappone, quella precedente alla grande guerra. A caratterizzare queste zone della città è la presenza di case basse, vicoli minuscoli e labirintici, botteghe pittoresche, piccoli locali e ristoranti popolari senza troppe pretese ma dove si mangia (e beve) divinamente.

In questo articolo vi parleremo di alcuni quartieri shitamachi che abbiamo visitato a Tokyo e dei quali ci siamo innamorati. Il nostro consiglio è di dedicare una buona parte del vostro soggiorno in città alla scoperta di queste zone pacifiche e autentiche, che vi faranno innamorare dell’architettura urbana classica giapponese e soprattutto capire qualcosa di più di questo popolo così indecifrabile. I quartieri che citeremo sono prevalentemente nella zona nord-est della città, relativamente vicini ad aree ben più note come Ueno e Nippori, tranne Shibamata che si trova più distante dal centro di Tokyo (se Shibuya vogliamo considerarla tale).

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Ecco i quartieri shitamachi di Tokyo che vi consigliamo di visitare:

Cosa vedere a Yanaka, Nezu e Sendagi (Yanesen)

Questi tre quartieri vicini tra loro fanno parte di un’area chiamata Yanesen (Ya-Ne-Sen, dai nomi dei reciproci quartieri) che è stata risparmiata negli anni da terremoti e bombardamenti e dove l’atmosfera popolare è rimasta viva e intatta. Questo è un po’ il cuore della città vecchia e antica di Tokyo e vi consigliamo di esplorarlo in lungo e in largo: non importa tanto dove andrete, in quali tortuose stradine vi infilerete, quante vecchine giapponesi incontrerete o in quali ristoranti a gestione familiare mangerete… in questi quartieri tutto sembra rimasto a cinquant’anni fa e per godervi l’atmosfera basterà passeggiare senza una meta.

Fate attenzione a non perdervi in particolar modo Yanaka, abbarbicata in un saliscendi di stradine coreografiche e ricca di negozi tradizionali. Da non perdere una passeggiata a Yanaka Ginza, antica via dello shopping di Yanaka dove troverete ogni tipo di souvenir o dolcetto a forma di gatto (che è l’animale simbolo del quartiere) ma anche il vecchio ed enorme cimitero (sul cui sfondo si staglia il modernissimo Tokyo Skytree) che in primavera si riempie di fiori di ciliegio.

Cosa vedere a Shibamata

Shibamata si trova all’estremità orientale di Tokyo, non lontano dal fiume Edogawa che che rappresenta il confine naturale tra Tokyo e la prefettura di Chiba. Questa zona della città conserva il fascino del periodo Edo ed è il luogo ideale per godere di una pausa rigenerante dalla moderna Tokyo. Una delle attrazioni principali di quest’area ricca di verde e costruzioni in legno è il Tempio Shibamata Taishakuten che si trova lungo la via principale dello shopping del quartiere.

Cosa vedere a Sugamo

A partire dal Secondo dopoguerra Sugamo è diventata rinomata tra gli anziani che vengono qui per passeggiare, fare acquisti, comprare dolcetti, biancheria intima rossa con disegnato il papero simbolo di Sugamo, visitare il tempio Koganj (raccolto ma decisamente kawaii) e toccare la statua Togenuki Jizō ritenuta dotata di proprietà taumaturgiche. Le signore che affollano la via dello shopping di Sugamo sono talmente tante che è stata soprannominata la Harajuku delle nonne.

Cosa vedere a Minowa, Minami Senju, Kita Senju

Questi tre quartieri vicinissimi tra loro sono certamente tra i meno graziosi e patinati di Tokyo. Minowa, Minami Senju e Kita Senju sono tra le zone più povere e fuori moda della città e questo vuol dire prezzi bassi e intrattenimento popolare di ogni tipo, tra case di piacere un po’ squallide e centri per scommesse clandestini. I quartieri sono decisamente fuori standard per essere a Tokyo ma tra un palazzone grigio e l’altro è possibile scorgere intere vie di case basse tradizionali, piccole botteghe o ristorantini caserecci dove le nonnette fanno ancora i ramen a mano, con estrema grazia e altrettanta lentezza. La nostra attenzione a ogni visita a Tokyo va soprattutto a Minami Senju, il primo quartiere dove abbiamo alloggiato in città ben noto per essere casa della maggior parte dei senzatetto di Tokyo. Uomini e donne spesso anziani che nonostante vivano per strada non hanno rinunciato a far parte della comunità, a mantenere un aspetto dignitoso e a sorridere ai passanti affabilmente.
Vi state chiedendo dove sia la Tokyo che combatte la gentrificazione? Venite da queste parti e lo scoprirete.

Cosa vedere a Sanya

Sanya è un luogo dimenticato anzi addirittura cancellato: infatti per decisione governativa il quartiere che un tempo era chiamato con questo nome e che era il ghetto dei burakumin (gruppo sociale storicamente segregato dal resto della società giapponese perché lavorativamente impegnato in attività considerate dalle religione disdicevoli o impure) è stato rimosso dalle mappe nel tentativo di migliorare l’immagine della zona. Oggi nonostante il tentativo di riabilitarlo inglobandolo con altre aree della città è ancora uno dei quartieri dei senzatetto e dei giapponesi che vivono alla giornata. Ha un fascino tutto suo tra edifici di lamiera, arte di strada e vecchi palazzi decadenti, vale una visita anche solo per vedere una faccia diversa della società giapponese che spesso sa essere dura come poche altre con i suoi figli meno inquadrati.

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