Cosa vedere e fare nel borgo di San Leo, Romagna: la guida

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un fine settimana a San Leo: immergersi in una favola

San Leo è uno dei borghi medievali più famosi del riminese, è considerato il capoluogo del Montefeltro e con la sua fortezza imponente e un bellissimo centro storico antico è sicuramente una delle mete più famose per le classiche gite del weekend nell’entroterra romagnolo. In questo articolo vi raccontiamo punto per punto le bellezze di San Leo e del suo castello che sembra uscito da una favola. San Leo ha davvero un appeal particolare, sarà che il paese si erge in modo davvero iconico in cima ad una grossa roccia, sembrando quasi in bilico e pronto a cadere da un momento all’altro. In ogni caso passare un week end nel luogo più importante del Montefeltro romagnolo, è una bellissima idea, perché nonostante le sue dimensioni ridotte la cittadina è bella e vivace, ci sono davvero tante cose da vedere e da fare e ovviamente si mangia benissimo!

Visitare il paesino senza sapere almeno a grandi linee la sua storia vi priverà di un bel po’ di soddisfazioni, perché questo luogo particolare deve la sua architettura ricca e magnifica a un passato denso di eventi e colpi di scena. Anche in tempi recenti San ha dimostrato di avere un carattere forte, tant’è che fino al 2009 faceva parte del territorio delle Marche ma i suoi cittadini hanno richiesto di diventare romagnoli (una bella idea per noi forlivesi) e, tramite un referendum, sono entrati a far parte della provincia riminese.

Ma la storia di San Leo è stata controversa e ricca di twist anche in passato, da quando su questa roccia (considerata localmente un luogo sacro) hanno deciso di insediarsi nel IV secolo i romani, costruendo le prime fortificazioni. Questo luogo che un tempo si chiamava Montefeltro ha cambiato nome nel IX-X quando secondo la tradizione San Leone, arrivato dalla Dalmazia insieme a San Marino, si stabilì qui per vivere da eremita. Successivamente la grande roccia fu soggetto di un assedio dietro l’altro: sassoni, longobardi, poi le famiglie nobili dei Malatesta, i rivali Montefeltro, finché non sono subentrati i Medici a contendersi il borgo con i Della Rovere, con tanto di passaggio del borgo sotto lo stato pontificio nel 1631. Ma oltre a questo susseguirsi di padroni, la città è stata anche attraversata e visitata da tanti personaggi famosi come San Francesco, Dante, ma anche Felice Orsini e Cagliostro per i quali questa terra fu una crudele prigione.

Approfondimento: cosa vedere, fare e mangiare in Romagna

Cosa fare e vedere a San Leo, Romagna

In questo articolo vi parleremo del castello e della sua storia, daremo una panoramica veloce sul centro storico del borgo per poi raccontarvi nel dettaglio i suoi luoghi più belli.

Fortezza o Castello di San Leo

Questa rocca di origine medievale che domina la cima della rupe ci ha stregati fin da bambini, quando venivamo qui in visita con le nostre famiglie e sognavamo battaglie epiche e salvataggi di dame in pericolo. Oggi apprezziamo ancora di più il tutto perché oltre a scorrazzare in giro per la fortezza ci godiamo anche il museo interno e la pinacoteca. Le prime costruzioni fortificate risalgono al VI secolo ma le sue forme odierne apparvero nel 1441, quando Federico da Montefeltro conquistò la cittadina e la rocca medioevale (al tempo costituita da semplici torri quadrangolari a recinto attorno al mastio centrale). Al nuovo padrone l’edificio sembrò decisamente fuori moda e soprattutto inadeguatamente fortificato per resistere agli attacchi con armi da fuoco. Per questo il Montefeltrino incaricò l’architetto e ingegnere senese Francesco di Giorgio Martini di rendere San Leo e la sua fortezza a prova di bomba. La nuova architettura del forte prevedeva logge per cannoni di controffensiva, doppie fortificazioni, avamposti sopraelevati e corridoi protetti, insomma un grande sistema di difesa architettonica visibile e apprezzabile ancora oggi per la sua complessa articolazione. Altre modifiche importanti vennero poi fatte nel 1631 quando la struttura venne impiegata dallo Stato Pontificio, che aveva San Leo in suo potere, come carcere di massima sicurezza (ruolo che mantenne fino ad inizio del ‘900).

Ma passiamo alla vostra visita, per arrivare alla rocca dovrete affrontare una bella strada di circa 15 minuti a piedi in salita (potrete anche prendere la navetta speciale al costo di 1 euro a persona). Una volta arrivati vi troverete al primo camminatoio, uno dei punti panoramici più belli del paese dal quale è possibile ammirare le splendidi valli e colline della Valmarecchia. Entrando nel castello vedrete la Piazza delle Tre Armi ovvero il suo cortile interno maggiore dal quale potrete accedere ai musei della fortezza che accolgono armamenti, oggetti antichi in uso nel castello, il museo delle torture (da sempre il preferito di tutti i bambini avventurosi) con tanto di celle delle punizioni come quella che ospitò nella sua prigionia il conte alchimista Cagliostro.
Il biglietto d’ingresso costa 9 euro, ma sul sito ufficiale dell’ufficio turistico di San Leo www.san-leo.it troverete informazioni sempre aggiornate su orari di apertura e prezzi, inoltre potrete informarvi sulle visite guidate che vengono organizzate in occasioni speciali.

Itinerario breve del centro storico di San Leo

Il forte si trova leggermente defilato rispetto al cuore del paese, quindi dopo averlo visitato vi consigliamo di raggiungere il centro storico. Per accedere dovrete passare da una bella strada caratteristica circondata da rocce, attraverserete quindi la porta di accesso alla città, chiamata Porta di Sopra per accedere alla piazza principale, ovvero Piazza Dante. Si entra nel centro storico attraverso un’unica strada scavata nella roccia. Superata Porta di Sopra con il Torrione Trincera e si arriva direttamente nell’unica piazza di San Leo: Piazza Dante. Questo è il luogo più bello e caratteristico di tutto il borgo, al centro c’è una fontana e tutto intorno ci sono tanti edifici di pregio come Palazzo della Rovere e Palazzo Nardini, il Palazzo Mediceo, la Torre Campanaria, la Pieve di Santa Maria Assunta e il Duomo di San Leone. Una passeggiata attorno a Piazza Dante Alighieri vi permetterà di vedere la maggior parte delle attrazioni di San Leo, poi potrete dirigervi verso la più defilata Torre Civica e fare una bella camminata nelle viuzze minori del borgo che sono molto belle.

Ecco alcuni dei luoghi che abbiamo citato spiegati nel dettaglio:

Palazzo Mediceo

Il Palazzo Mediceo è uno degli edifici principali della piazza principale, ha caratteristiche prettamente rinascimentali e sulla sua imponente facciata porta sia il Giglio, emblema della città di Firenze e lo stemma di Papa Giulio II Della Rovere. Costruito per essere la casa del Governatore di San Leo e del Montefeltro per conto dell Repubblica Fiorentina, venne eretto tra il 1517 ed il 1523 per poi essere ristrutturato in modo importante a inizio del ‘600 dai Della Rovere. Oggi questo bell’edificio conservato con tutte le cure del caso è un teatro e la sede del Museo di Arte Sacra di San Leo.

Palazzo Nardini

Questo imponente edificio ha origini davvero antiche, al suo nucleo di origine duecentesca (si dice che qui nel 1213 si siano incontrati San Francesco e il Conte Orlando Cattani da Chiusi) sono state aggiunte molte parti importanti, soprattutto durante tutto il rinascimento. Ora si presenta in puro stile tardo-rinascimentale, austero e massiccio, con i suoi 4 portali imponenti a ricordare lo stampo mediceo. All’interno è possibile ammirare nella cappella un dipinto del pittore Ciro Pavisa che illustra il miracolo delle stimmate.

Palazzo della Rovere

Il Palazzo della Rovere venne invece costruito per ospitare l’omonima famiglia nobile che succedette ai Montefeltro, con uno stile gentilizio che sfoggia una bella facciata tardo cinquecentesca, con modanature orizzontali in arenaria, alleggerita da una doppia fila di finestre a frontoni spezzati in stile manieristico toscano.

Pieve Romanica di Santa Maria Assunta

Il monumento più antico del centro di San Leo è anche uno dei nostri preferiti, la pieve medievale in arenaria e pietra calcare è la prima testimonianza materiale della cristianizzazione di tutto il Montefeltro ed è stata costruita al limite della rupe di San Leo (cosa che la rende piuttosto scenografica). Ha anche un forte valore simbolico per i fedeli perché secondo la tradizione sorge dove c’era un tempo la celletta di San Leone. Il suo aspetto attuale è dovuto ad una ristrutturazione avvenuta nel XI secolo, gli interni sono semplici ma ricchi di fascino antico.

Duomo di San Leone

Anche il Duomo cittadino è dedicato a San Leone, il bell’edificio in stile Romanico è incastonato nella roccia, in apparenza in equilibrio precario da centinaia d’anni. Le prime tracce della sua costruzione risalgono al 1173 ma in loco già da tempo si trovava un altro edificio religioso. All’interno potrete vedere il sarcofago che, secondo tradizione, ospitava le spoglie del Santo alla quale tutto il paese è devoto. Una curiosità che farà piacere agli amanti della musica, grazie all’acustica perfetta del duomo qui si tengono spesso concerti (uno memorabile fu quello di Ennio Morricone).

Torre Civica

La Torre Civica in stile romanico di San Leo sorge in cima al “Monte della Guardia”, la costruzione squadrata è stata eretta su una precedente base circolare che pare essere molto antica. La nostra sensazione è quella che la torre sia un prolungamento della roccia stessa sulla quale sorge, uno spettacolo davvero particolare. Noi l’abbiamo sempre trovata chiusa, ma le sue rare aperture al pubblico coincidono con le feste e gli eventi principali del comune.

Dove dormire a San Leo, Romagna

San Leo e le campagne che la circondano sono piene di alberghi e agriturismi bellissimi dove verrete accolti e coccolati come come dei re. I nostri preferiti sono questi, che potrete prenotare anche on line (magari con largo anticipo visto che sono molto gettonati!)

Agriturismo Etiopia

Questo agriturismo sorge in mezzo alle colline, a pochi minuti di auto dal centro storico di San Leo, qui Agostino e la sua famiglia hanno adibito una bellissima casa in pietra a struttura turistica. Tutto qui è curato in modo impeccabile, dall’arredamento alla colazione, ma il vero fiore all’occhiello è la magnifica vista che si gode dalla casa con davanti San Leo, a destra San Marino e tutto intorno il verde intenso della Valmarecchia. PRENOTA ORA!

Affittacamere Arcobaleno

Se cercate una soluzione semplice ma accogliente in pieno centro storico l’Affittacamere Arcobaleno è perfetto per voi. Le camere sono senza pretese, ma comunque rese particolari da tocchi vivaci di colori e decisamente immacolate. Poi la location a pochi passi da Piazza Dante è impagabile per chi non vuole muoversi troppo in macchina! PRENOTA ORA!

Cosa e dove mangiare a San Leo, Romagna

La cucina tradizionale del territorio è un mix golosissimo di Romagna e alte Marche dove regnano le di paste fresche lisce e ripiene (come i famosi i tortelloni di San Leo fatti rigorosamente a mano), carni km0 bovine, ovine, suine e ovviamente tanta cacciagione. Tra i formaggi locali più noti c’è quello di fossa di San Leo, molto ricercato che ha ottenuto recentemente la Denominazione di Origine Protetta mentre per gli alcolici vi consigliamo di assaggiare il Balsamo di Cagliostro, un liquore alle erbe dal tocco quasi alchemico!

Il nostro ristorante preferito a San Leo è la locanda La Rocca perché i suoi tortelloni conditi con Olio buono di Cartoceto e formaggio di fossa (oppure nella versione al tartufo) sono davvero uno spettacolo, altra menzione speciale va ai loro piatti speciali a base d’agnello, carne nella quale il ristorante è super specializzato.