Guida ai borghi più belli della Romagna per una gita di un weekend

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non fermatevi ai paesini più conosciuti…

Se siete in cerca di una meta diversa per il vostro fine settimana vi consigliamo di dirigervi in Romagna, luogo di ospitalità che cela alcuni tra i borghi più belli d’Italia, spesso sconosciuti al turismo di massa ma gettonatissimi dal popolo romagnolo. Alcuni nomi sono più noti di altri, ad esempio Pennabilli e San Leo, mentre altri sono segreti custoditi gelosamente dai locali ma meritano anch’essi di diventare meta della vostra vacanza: Bertinoro, Santa Sofia, Brisighella

In questo articolo abbiamo pensato di parlarvi di queste cittadine dell’entroterra che hanno origini antiche, un centro storico delizioso e ben conservato. Ci siamo infatti resi conto che quelli che per noi sono luoghi classici della domenica, che visitiamo sin da quando siamo bambini, per molti altri che vivono più distanti potrebbero essere splendide sorprese per passare un bel week end in Romagna. Ma prima di iniziare facciamo un po’ di chiarezza tra cos’è Romagna e cos’è Emilia, perché pare che il mondo in questo frangente faccia molta confusione, soprattutto per quanto riguarda l’entroterra, dove la situazione tra provincie può essere un po’ confusa.

Amministrativamente la Romagna non esiste ma è parte della regione Emilia-Romagna e solitamente i suoi confini coincidono con il territorio delle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. Tuttavia i limiti geografici romagnoli non sono così rigidi e molte altre cittadine di provincie diverse vicine ai confini che si dichiarano da sempre romagnole, anche se non sono riconosciute come tale. Un discorso a parte è quello di San Leo che è appartenuto alla provincia marchigiana Pesaro-Urbino fino al 2009 ma che, insieme ad altri 6 comuni dell’Alta Valmarecchia, ha chiesto e ottenuto di diventare parte della provincia di Rimini ed essere a tutti gli effetti Romagnolo.

Perché scegliere un borgo romagnolo per una vacanza o una weekend di relax? Perché questi paesini sospesi nel tempo hanno tanto da dare, molti hanno un centro storico dalla tipica conformazione medievale, edifici preziosi, viuzze acciottolate e tortuose, castelli o rocche ma anche musei, percorsi artistici, botteghe inusuali e magari sono immersi in grandi parchi naturali perfetti per una scampagnata. Non vi bastasse tutto questo c’è il buon cibo romagnolo (che in molti di questi luoghi è reso ancora più particolare e variegato da influenze toscane o marchigiane) e l’innata accoglienza di ristoratori e albergatori locali, che senza dubbio sanno come far sentire a casa i loro ospiti per fargli venire la voglia di ritornare più e più volte.

I borghi romagnoli più belli

Ecco alcuni tra i borghi più belli di Romagna, li abbiamo scelti tra quelli che amiamo di di più e che conosciamo meglio per potervi dare la nostra personale opinione su attrazioni, alberghi e ristoranti ma soprattutto per dirvi cosa non dovete assolutamente perdervi quando li visitate.

Brisighella

È un graziosissimo paesino in provincia di Ravenna ma geograficamente più vicino a Faenza, sorge proprio alle pendici dell’appennino nelle prime zone collinari e ha un bellissimo centro storico di impostazione medievale. Brisighella ha tutto quel che serve per attirare il turismo: una bella rocca antica, una torre dell’orologio imponente, il bellissimo Santuario del Monticino, tre attrazioni storiche ognuna delle quali si trova su una delle famose tre colline di Brisighella. Passeggiando per il centro storico e percorrendo l’antica via degli Asini è impossibile non rimanere incantati dalle vie strette del borgo, dalle graziose case in pietra con balconcini in ferro fioriti e non immaginarsi a vive le placida vita di paese.

Approfondimento: cosa vedere a Brisighella, Romagna

Pennabilli

Se c’è in Romagna un borgo “famoso” per la sua offerta turistica e culturale è senza dubbio Pennabilli, la cittadina arroccata sul versante occidentale del monte Carpegna che nel tempo è diventata culla di artisti locali che ne hanno fatto la propria tela. Tra questi forse il più famoso è Tonino Guerra, uomo d’arte dalle passioni variegate che si è impegnato per buona parte della sua vita a rendere Pennabilli un museo a cielo aperto come dimostra l’itinerario del Museo Diffuso dei Luoghi dell’Anima che a nostro parere è una delle mete culturali più interessanti dell’entroterra romagnolo. Oltre a questo susseguirsi di opere d’arte cittadine Pennabilli è anche famosa per le sue sagre e feste locali, spesso incentrate su arte, musica e ovviamente buon cibo. Detto questo, il borgo è splendido, tutto vicoli e case in pietra, con una fortissima identità mantenuta accesa dalla grande dedizione alle proprie terre degli abitanti locali.

Approfondimento: cosa fare e vedere a Pennabilli in un weekend

Bertinoro

Bertinoro è un piccolo gioiello, sconosciuto a molti italiani, un paesino di origine medievale che si trova sulla cima del monte Cesubeo a circa 15 km da Forlì. Questo un luogo dall’assoluta romagnolità (sempre che questo termine esista) uno di quei posti dove si è vissuti per anni tra lavoro nei campi, le chiacchiere al circolo locale e un buon piatto di pasta fresca al ragù con il vino contadino. Oggi Bertinoro ce la sta mettendo tutta per mantenere la propria identità e punta tutto sul turismo, che per ora è poco più che locale ma i soprannomi “il Balcone della Romagna”, “Città del Vino” e “Città dell’ospitalità” che si è autoattribuita nel tempo non sono totalmente autocelebrativi… le terre di Bertinoro sono coperte di vigne che danno vini eccellenti, i suoi abitanti sono per tradizione generosi e gioviali con chi è di passaggio (basta vedere la colonna dell’ospitalità che domina sulla piazza principale del paese) e soprattutto non ha eguali per quanto riguarda i panorami di Romagna tanto di avere un vero e proprio balcone panoramico in pieno centro storico. Ah, poi a Bertinoro troverete la migliore piadina Romagnola in circolazione… un’esperienza che da sola vale il viaggio!

Approfondimento: cosa vedere a Bertinoro, Romagna

San Leo

La Rocca di San Leo è una delle più belle e meglio conservate di tutta la regione, ha una storia antichissima e attira tanti visitatori in cerca di vibrazioni medievali. E un luogo impressionante soprattutto per la sua ubicazione che si trova proprio in cima ad un grande sperone roccioso e al suo interno ci si possono trovare tutte le attrazioni che ci si aspettano da questo tipo di edificio, oggetti antichi, ricostruzioni storiche, prigioni tenebrose e racconti di guerre sanguinarie e fantasmi. Ma oltre alla sua rocca San Leo si è guadagnato la fama di essere uno dei borghi medievali più turistici del riminese per diversi altri motivi: ha un appeal particolare per la sua posizione abbarbicata su una cima rocciosa, il suo centro storico antico è molto ben conservato e ricchissimo di botteghe e ristorantini, diversi palazzi e chiese antiche ma soprattutto con tantissime storie da raccontare. Di qui infatti sono passati personaggi illustri italiani che hanno fatto la storia come San Francesco, Dante e l’alchimista Cagliostro.

Approfondimento: guida su cosa vedere a San Leo in un fine settimana

Bagno di Romagna

A Bagno di Romagna c’è una soluzione particolare per gli amanti delle acque termali, un borgo medievale con annessi tre stabilimenti termali. Per i romagnoli questo paese in provincia di Forlì-Cesena immerso nell’Appennino tosco-emiliano è l’emblema del relax, specialmente d’inverno quando è solitamente coperto di neve. Il borgo di Bagno è adorabile e ben conservato, ci sono diversi palazzotti storici perfettamente ristrutturati e archittettonicamente l’influenza toscana è ben visibile. Poi c’è il fatto che il paese si trova proprio alle porte del grande Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, meta perfetta per lunghe passeggiate e trekking. E ne dovrete fare di camminate e di saune alle terme per smaltire il tipico cibo degli appennini tosco romagnoli, perchè tra tagliatelle al ragù, stufati di cinghiale e tortelli alla lastra avrete il vostro da fare.

Approfondimento: cosa vedere e fare a Bagno di Romagna

Santa Sofia

Quando da noi in Romagna si dice che si va in montagna con molta probabilità si passa da Santa Sofia per una sosta, a comprare il pane montanaro buono, a fare merenda con i tortelli alla lastra o la focaccia con la salsiccia matta stagionata. Santa sofia è una piccola roccaforte di cultura romagnola immersa in un magnifico scenario naturale e con un fiume che la attraversa. É il luogo ideale per fare belle passeggiate, rilassarsi, visitare botteghe tradizionali storiche (come quella che fa biancheria per la cucina all’antica) e poi fare una capatina al Parco delle Foreste Casentinesi per un bel trekking o una passeggiata. Il suo centro storico è decisamente molto bello, ricco di palazzi storici nobiliari e belle piazzette e parchi urbani dove si svolgono molte sagre e fiere frequentatissime, quello che ci piace di più è la sagra del tortello alla lastra (per ovvi motivi) ma il più famoso è il Buskers Festival dedicato agli artisti di strada.

Approfondimento: cosa vedere e fare a Santa Sofia in un weekend