Guida completa alla visita di Civita di Bagnoregio, la “città che muore”

Guida Completa Visita Bagnoregio Citta Muore

borgo spettacolare segnato dal rischio del turismo di massa

Se siete amanti dei paeselli medievali arroccati in cima ai dolci colli, Civita di Bagnoregio (nel Lazio, provincia di Viterbo) sarà la ciliegina sulla torta del vostro pellegrinaggio tra i borghi più spettacolari d’Italia. Meno noto di tanti altri paesi medievali come Orvieto o Montepulciano, questo piccolo gioiello è sfuggito all’età moderna soprattutto a causa della sua particolare conformazione, abbarbicata su uno sperone roccioso.

Mentre programmavamo il nostro itinerario di viaggio nell’alto Lazio siamo stati incuriositi da un articolo di www.consigliamidove.it sui borghi più belli d’Italia, dove questo paesello in provincia di Viterbo veniva caldamente raccomandato per il suo effetto da cartolina. In piena “Etruria”, Civita di Bagnoregio è un piccolo gioiello per tutti coloro che amano farsi un weekend all’insegna dei minuscoli centri urbani arroccati sulle colline e del buon cibo.

Perché Civita di Bagnoregio è chiamata “la città che muore”

Ebbene, Civita non ci ha affatto deluso nonostante il triste appellativo di “città che muore”. Infatti la particolarità di questo antico borgo sta nell’essere posizionato proprio sulla cima di un’altura nella valle dei calanchi, la cui base di appoggio si sta riducendo sempre di più a causa dell’erosione continua delle rocce sulle quali è stata costruita e dalle frane causate da violenti fenomeni sismici che caratterizzano la zona. Oggi quel che reste della città si trova in cima a un pinnacolo che si erge sopra un vasto canyon e, visto che la sella di terra che un tempo collegava Civita alla sorella maggiore Bagnoregio si è logorata, l’unico modo per entrare o uscire è attraversare un lungo ponte artificiale percorribile solo a piedi, in moto o con mezzi speciali.

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Come arrivare a Civita di Bagnoregio

Di alternative ce ne sono poche: per arrivare a Civita dovrete passare per la vicina Bagnoregio. Se viaggiate con mezzi pubblici potrete arrivare al paese prendendo un bus da Orvieto e Viterbo, le città principali più vicine e raggiungibili comodamente in treno. Se invece siete in automobile sarete più comodi e potrete parcheggiare direttamente nella zona d’ingresso al lungo ponte che collega Civita e Bagnoregio; per arrivarci dovrete attraversare tutta Civita (basta seguire le indicazioni per Bagnoregio) e parcheggiare quando “finisce” il paese. Da lì dovrete raggiungere a piedi il ponte che collega i due borghi. Il parcheggio è costoso (tra i 2 e i 3 euro all’ora) ma una visita al borgo non vi porterà via più di due ore se non prevedete un lungo pranzo. Se cercate (come abbiamo fatto noi) un parcheggio gratuito non lo troverete facilmente a meno che non vi allontaniate di un paio di chilometri verso la Statale 6, dove ci sono alcuni nuovi centri abitati senza gli odiati parcheggi blu.

Una volta posteggiato, proseguite verso la biglietteria di Civita di Bagnoregio dove pagherete una tassa d’ingresso (5 euro a persona il sabato, nei festivi e nei prefestivi, 3 euro tra settimana). Il punto più bello per ammirare il borgo è subito dopo il parcheggio e poco prima di scendere verso la biglietteria, un belvedere molto romantico. Ricordate di mettere scarpe comode perché dovrete camminare per quasi 1 chilometro per arrivare al paese. Il ponte che collega Civita e Bagnoregio è lungo “solo” 300 metri, ma è davvero ripido, motivo per il quale è previsto un trasporto speciale e gratuito riservato a chi ha un’invalidità certificata. In caso abbiate problemi non riconosciuti ma che vi impediscano di percorrere la salita, chiedete con gentilezza e il passaggio non vi verrà negato.

Il Borgo Medievale di Civita di Bagnoregio

L’ingresso principale consiste in una gigantesca porta in pietra di origine etrusca, decorata e arricchita nel 12 ° secolo da un arco romanico e appellata Porta Santa Maria. Passando attraverso il portale sembra proprio di entrare in un altro mondo, i ciottoli lisci sotto i piedi e le mura di pietra ci portano indietro di parecchi anni ad un’atmosfera medievale.

All’interno del borgo il fascino di Civita è di una semplicità disarmante, perché nonostante la città sia tutt’altro che viva (in pochissimi popolano ancora l’abitato) l’atmosfera rimane ancora gioiosa e tradizionale. Certo Civita è un’attrazione turistica ma a parte un piccolo negozio di souvenir il resto del borgo è occupato solo da vecchie case e qualche colorita osteria dove gli abitanti dei dintorni si mescolano con i turisti, tra una passeggiata serale e un aperitivo con pane e olio del frantoio locale. Non ci sono elenchi di attrazioni, tour o musei tourist friendly. È una città vuota ma tutt’altro che desolata e triste, perché gli abitanti che l’hanno lasciata conservano ancora come antichi gioielli le loro vecchie abitazioni e i giardini fioriti che un giorno spariranno erosi dal vento e dalla pioggia che mangia la montagna millimetro dopo millimetro.
Vi consigliamo, se possibile, di visitare il borgo tra settimana: è diventato piuttosto di moda, soprattutto tra i turisti asiatici che lo affollano quotidianamente. Non arrivando il Sabato e la Domenica molti italiani che fanno la gita fuori orta del weekend dovreste evitarli.

Il borgo un po’ etrusco, un po’ romano e un po’ rinascimentale

Larga parte dell’impostazione urbanistica della cittadina risale ai tempi degli Etruschi, mentre la maggior parte delle costruzioni abitative sono di origine medievale e rinascimentale. La rupe sottostante al grazioso belvedere di San Francesco Vecchio (dal quale si gode di una splendida vista) nasconde inferiormente una necropoli etrusca del quale sono osservabili alcune opere di scavo sotterraneo. Il personaggio più famoso della storia di Civita è San Bonaventura, il “secondo fondatore” dell’ordine francescano la cui casa natale rimane tra quelle ancora integre del borgo.

La piazza principale, alla quale si accede da Porta Santa Maria, è il cuore ancora vivo e integro del paese, qui si trovano le attività commerciali e turistiche, ma soprattutto è da qui che partono le processioni religiose come quella del Venerdì Santo e gli eventi festaioli. Sulla piazza principale si affaccia anche la Chiesa di San Donato, di impianto romanico e risalente al V secolo ma con facciata rinascimentale. Il campanile che svetta sopra la chiesa è a torre e alla sua base sono contenuti due sarcofagi etruschi in pietra di basalto. La chiesa, che fu cattedrale fino al 1699 è all’interno austera e pacifica. Tra le opere più interessanti noterete un affresco della scuola del Perugino e un crocifisso ligneo quattrocentesco della scuola di Donatello.

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Il Museo Geologico e delle Frane

L’unico museo del paese è il Museo Geologico e delle Frane, che racconta l’evoluzione geologica del territorio della Valle dei Calanchi e spiega agli avventori quali sono i processi che stanno lentamente portando Civita a sparire. Da sempre infatti sulla popolazione di Civita di Bagnoregio incombe la minaccia di frane ed erosioni: già Etruschi Antichi Romani misero in atto processi urbanistici per limitare il più possibile questi fenomeni e mettere in sicurezza la città, creando per esempio argini per i fiumi e scoli particolari per l’acqua piovana.

Gli eventi speciali a Civita di Bagnoregio

Nella zona di Piazza San Donato e nell’omonima chiesa si svolgono numerose feste religiose e manifestazioni dal carattere storico culturale. Le più importanti sono il presepe vivente in periodo natalizio, il Palio della Tonna (a Giugno e a Settembre), dove gli abitanti locali si sfidano a dorso d’asino, la festa patronale di Maria Santissima Liberatrice che si svolge la prima domenica di giugno e la processione e deposizione del santo crocifisso che avviene il giorno di venerdì santo. Un evento dal carattere musicale anima le notti di Civita durante il Tuscia in Jazz Festival, quando la città ospita numerosi artisti ad inizio agosto.
Non siete amanti degli eventi e preferite evitare la ressa? Ricordate che un concerto in questo borgo morente gode di un’atmosfera particolarissima, impossibile da trovare altrove.

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Dove mangiare a Civita di Bagnoregio

Le opzioni in paese sono poche e comunque costose (nonché turistiche): noi vi consigliamo di fare un pranzo poco impegnativo o un aperitivo nel piccolo locale gastronomico l’Arco del gusto (www.arcodelgusto.it) che offre piatti semplici e panini accompagnati da gustosi calici di vino locale. Consigliatissima la loro focaccia farcita con prosciutto crudo e ricotta freschissima.
Se volete pranzare o cenare con pasti a più portate vi converrà spostarvi a Bagnoregio o altri paesi dei dintorni dove l’offerta è maggiore e i prezzi contenuti rispetto alle offerta di Civita di Bagnoregio.

Dove dormire a Civita di Bagnoregio

L’offerta per fermarsi a dormire proprio a Civita, come potrete immaginare, è limitata e costosa, ma se proprio non volete rinunciare a passare la notte in questo incantevole borgo ecco due ottime soluzioni che portete prenotare direttamente sul Booking.

Libera Mente

Un Bed & Brekfast con vista spettacolare sui calanchi, camere comode e curate dall’atmosfera vintage e con una bellissima cucina comune. La colazione poi è un’esperienza da non perdere con prodotti locali e bontà genuine. A partire da 80 euro per una camera doppia.

Civita B&B

Tovaglie a quadretti, legno antico e marmellate fatte in casa vi accoglieranno in questo alberghetto casalingo dove l’accoglienza è a dir poco generosa. D’altra parte questo b&b si trova proprio nella piazzetta principale nell’edificio che ospita anche il forno cittadino. Il profumino invitante di pane appena sfornato è garantito, camere semplici e comode a partire da 80 euro a doppia.