Cosa (non) vedere a Phnom Penh: Choeung Ek Memorial

Phnom Penh Choeung Ek Memorial

cambogia * pol pot * khmer rossi * genocidio

Durante il nostro viaggio in Cambogia abbiamo passato qualche gorno a Phnom Penh, visitando tra le altre cose anche il Choeung Ek Memorial, ovvero il più conosciuto tra i campi della morte, dove gli Khmer Rossi tra il 1975 e il 1979 hanno ucciso oltre un milione di persone. È una visita che, a nostro parere, potete risparmiarvi.

Arrivare al memorial non è affatto semplice: per percorrere i 15 chilometri che lo separano dal centro città potete affittare una macchina o prendere un taxi. La bicicletta è una soluzione un po’ più scomoda ma che permette di evitare il traffico. Una volta arrivati e pagato il biglietto di ingresso (quando siamo andati noi era di 3 dollari) vi troverete davanti uno Stupa Buddista architettonicamente poco interessante che contiene al suo interno oltre 5000 teschi delle persone morte per mano dei sodali di Pol Pot. Intorno allo stupa un paio di fosse comuni (guardando bene scorgerete ossa umane che spuntano dalla terra… davvero di cattivo gusto) e un paio di targhe commermorative. Ad una decina di chilometri dal Choeung Ek Memorial troverete il Tuol Sleng Genocide Museum, che un tempo era la Chao Ponhea Yat High School, usata durante gli anni del regime degli Khmer Rossi come prigione (Security Prison 21 – S-21). È il luogo dove erano rinchiuse le persone uccise sul luogo, dove oggi sorge il memorial. Anche qui la visita è davvero deludente: celle spoglie, stanza vuote e qualche strumento di tortura (tra cui il celeberrimo waterboarding), niente di più.

Choeung Ek Memorial e la storia della Cambogia

Ovviamente siamo consapevoli che non bisogna essere indifferenti dinanzi alla storia sanguinosa e terribile che ha sconvolto la Cambogia quarantanni fa, ma crediamo che per pagare il proprio tributo alle vittime della follia degli Khmer Rossi non sia necessario visitare un memorial tetro e un museo vuoto. Nonostante le principali guide turistiche mettano i due il Choeung Ek Memorial e il Tuol Sleng Genocide Museum tra le tappe obbligatorie durante una visita di due giorni a Phnom Penh, noi vi consigliamo decisamente di dedicarvi ad altro, risparmiando tempo e soldi. E se davvero volete sapere di più sul genocidio perpetrato da Pol Pot e dai suoi, meglio leggersi un bel libro (o questo, che ha anche un dvd allegato: S-21. La macchina di morte dei Khmer rossi. Cambogia, dentro lo sterminio).

Se viaggiate nel sud-est asiatico dovreste imparare a difendervi dalle scimmie!