Cosa vedere a Scutari, Albania: vivace cittadina sull’omonimo lago

Cosa Vedere Scutari Albania

lasciatevi incantare da una città dalla vivacità impressionante

Siamo arrivati a Scutari dal Montenegro per restare un paio di giorni e fare lunghe passeggiate sulle rive del suo lago, ma finiamo per innamorarcene a prima vista: allunghiamo quindi la nostra permanenza a sette giorni, salvo poi tornarci nuovamente nei due mesi che abbiamo viaggiato in Albania. Scutari, città dell’Albania nordoccidentale, è uno dei luoghi più antichi e ricchi di cultura della penisola balcanica e contemporaneamente anche un fiorente centro economico. Nell’era classica, conosciuta come Scodra, era la capitale dei Labeati Illyry e per molto tempo ha mantenuto il primato di maggiore città della regione grazie ad una posizione strategica nel bacino adriatico; non solo è infatti molto vicina alla costa (e quindi alle attive città portuali italiane adriatiche) ma ha da sempre anche ottimi collegamenti terrestri con altre importanti città (cosa non scontata in territori montuosi come quello albanese).

Approfondimento: Come organizzare un viaggio in Albania, cosa vedere e fare

Ma il gioiello di Scutari è senza dubbio il lago che prende il suo nome, sulle rive del quale si adagia parte della città. Il Lago di Scutari, che attraversa Albania e Montenegro, è uno dei più grandi per estensione dell’Europa meridionale:  sicuramente il paesaggio offerto dalla sua presenza e dai fiumi che circondano e attraversano la città, il Drin e il Boiana (Buna in albanese), valgono già da soli qualche giorno di permanenza. Quello che invece vi dovrebbe fare decidere di rimanere di più è l’atmosfera della città, vivace e attiva come poche altre in Albania: a noi è bastato un primo sguardo quando ancora eravamo in furgon (se non sapete di cosa stiamo parlando leggete Come muoversi in Albania: furgon) per decidere che Scutari è un posto dalle mille opportunità; successivamente la presenza di infiniti mercati di frutta e verdura freschissima (ed incredibilmente economica!) ci ha convinti definitivamente a rimanere per più di una settimana.

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Il Castello di Rozafa a Scutari

In direzione sud appena fuori dal centro città sulla cima di una collina si trova il Castello di Rozafa, un’interessante cittadella archeologica: il pezzo forte di questa gita fuori porta è senza ombra di dubbio il paesaggio (a 360°) impressionante su tutta la vallata di Scutari fino alle rive del lago. L’entrata è a pagamento, il prezzo varia a seconda della stagione (noi in alta stagione abbiamo pagato 200 lek, circa 1,50 euro); per raggiungere il castello passeggiate lungo il piacevole e affollato lungofiume del Boiana, nella via pedonale Shëtitorja e Molos, ricca di locali e caffè. Quando avrete il vecchio ponte sul fiume Boiana sulla destra proseguite ancora un po’ lungo il suo corso e poi svoltate a sinistra verso la strada principale (Ruga Agron), attraversatela e risalendo la collina davanti a voi per circa 15 minuti troverete il Castello di Rozafa in tutto il suo splendore.

Il Ponte di Mezzo (Ponte di Mes)

Dalla parte opposta della città rispetto al Castello di Rozafa, proseguendo per circa 8 km a nord-est di Scutari, lungo la strada (non potete sbagliare, ce ne è solo una!) che porta alla cittadina di Mes si trova il Ponte di Mezzo (in albanese Ura e Mesit), un ponte di origine ottomana decisamente scenografico collocato lungo quella che era l’antica via carovaniera che univa l’Albania al Montenegro e al Kosovo. Durante le giornate calde famiglie e gruppi di ragazzi si raccolgono sotto il ponte, attorno al fiume per godere delle sue acque limpide e freschissime. Noi siamo arrivati in bicicletta, una piacevole pedalata seguita da un bagno nelle acque del Kir. Se avete buone gambe o in alternativa state viaggiando in motore, potrete proseguire seguendo il corso del fiume Kir (per farlo dal Ponte di Mezzo tornate indietro un centinaio di metri fino al centro della cittadina di Mes. Lì, venendo da Scutari invece di girare a sinistra per arrivare al ponte, prendete la strada di destra): vi inerpicherete sulle montagne che circondano la valle, godendo di panorami mozzafiato.

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Il Ponte di Mezzo a Scutari

Castello medievale di Drisht

A circa 6 km dal villaggio di Mes, in cima ad una collina si trova il Castello medievale di Drisht (per raggiungerlo proseguite nella strada che avete preso per arrivare fino al Ponte di Mezzo): all’interno delle mura all’ombra del castello si trova il placido borgo musulmano La Kale, una decina di case costruite attorno ad una piccola ma bella moschea. Questa località fu un’importante cittadina medievale, l’antica Drivastum, fondata in epoca illirica o romana che successivamente (nel 12° secolo) faceva parte di una catena di fortificazioni intorno a Scutari. Dopo un periodo di dominio veneziano, i turchi conquistarono il castello nel 1478. Oggi, oltre la splendida posizione e la vista, è possibile vedere i resti in rovina di mura e torri veneziane del castello.

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Per moschee e cattedrali a Scutari

Tra gli edifici principali dei quartieri storici non perdetevi la Moschea di Piombo che deve il suo particolare nome alla sua cupola di piombo (l’unica moschea della città a non essere stata distrutta durante la rivoluzione culturale del 1966). Trovarla non è semplicissimo, ma gli sforzi saranno ripagati: salite sul Castello di Rozafa e volgete il vostro sguardo dalla parte opposta rispetto al centro di Scutari: ai piedi della collinetta vi apparirà una vecchia moschea, sperduta in mezzo ai campi). La Cattedrale dedicata a Santo Stefano, chiamata Kisha e Madhe (ovvero Chiesa Grande), ha un significato particolare per gli abitanti di Scutari perché nel 1993 è stata visitata da Papa Giovanni Paolo II. Il centro cittadino è dominato dall’imponente Moschea Ebu Bekër (detta anche Xhamia e Madhe dove Madhe anche in questo caso significa grande), mentre la moderna Cattedrale Ortodossa della Natività di Gesù, con il suo piazzale che ogni sera si riempie di vita a tavolini all’aperto, è a pochi passi dalla modaiola Rruga Kolë Idromeno.

In città troverete anche l’interessante Archivio Marubi (Museo Nazionale di Fotografia Marubi) che raccoglie oltre 50.000 immagini che ritraggono l’Albania fra la fine dell’800 e l’inizio del 900. Pietro Marubi, fotografo italiano autore di queste fotografie, fu costretto a espatriare in Albania perché sospettato di omicidio. Qui aprì il primo laboratorio fotografico albanese, regalando ritratti originali di scene della vita quotidiana della regione. Non sempre l’intero archivio è visibile al pubblico. Ingresso a pagamento, un po’ salato per gli standard albanesi (circa 6 euro).

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Moschea Ebu Bekër

La movida di Scutari

Come abbiamo già accennato la città di Scutari ci ha impressionato per la sua vitalità: fatto salvo per alcune metropoli asiatiche infatti non avevamo mai assistito ad uno spettacolo del genere. Dalle 18 in poi le sue strade di riempiono di famiglie, coppie, ragazzini che trascorrono le ultime ore della giornata all’aperto. I tavoli dei café sono gremiti, la fila ai chioschi dei gelati si fa più lunga e anche gli anziani ne approfittano e piazzano le loro sedie pieghevoli sull’uscio di casa e si sfidano a scacchi! Per sperimentare la movida di Scutari le vie principali sono due: Rruga Kolë Idromeno, quella centrale, completamente ristrutturata, coloratissima e impeccabile e la già citata Shëtitorja e Molos, sulle rive del fiume Boiana. Fare una passeggiata alle ricerca del posto giusto dove bere una birra rinfrescante e imbattersi su un gruppo di cavalli (liberi) che facevano lo slalom sulle persone che affollavano Shëtitorja e Molos è stata decisamente una bella sorpresa.

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L’elegante via del passeggio

Il Lago di Scutari

Ovviamente poi non potete andare a Scutari e non fare un salto al suo lago che ai trova fuori città. Al confine fra l’Albania e il Montenegro, il Lago di Scutari è il più grande della penisola balcanica e sicuramente tra quelli con l’ecosistema più vario e complesso (tant’è che la parte montenegrina da anni è parco nazionale). Noi l’abbiamo raggiunto in bicicletta attraversando paesaggi bellissimi per tutto il percorso. Ogni tanto ci fermavamo in una spiaggetta rocciosa deserta a fare un bagno, riposare le gambe e osservare l’atmosfera rilassata. Abbiamo condiviso le calette con piccoli serpentelli d’acqua, anatre e grossi pesci: pochissime persone in vista e silenzio perfetto. Arrivati alla cittadina di Zogaj e alla sua bella moschea ci siamo concessi un bel pranzo a base di pesce e insalata nell’unico ristorantino della città affacciato sul mare, uno spettacolo consigliatissimo (niente menu! Quello che offre la casa è semplicemente il pescato della mattinata).
Per arrivare nella zona migliore per visitare le bellezze del lago dal lato albanese dirigetevi in direzione del Castello di Rozafa, percorrete il lungo fiume sulla via pedonale Shëtitorja e Molos ed invece di girare sinistra per arrivare alla fortezza girate a destra sul ponte e attraversate il fiume. Poi ancora a destra costeggiando la riva: pochi chilometri e il fiume Boiana si trasformerà nel Lago di Scutari.

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Dove dormire a Scutari, Albania

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Uno dei paesaggi del Lago di Scutari