Itinerario in Isaan, alla scoperta della Thailandia rurale e meno turistica

Itinerario Isaan Thailandia Rurale Meno Turistica

campi di riso * mekong * confine col laos * tradizioni

Lontano anni luce dagli itinerari turistici e dalle località più conosciute, l’Isaan, la regione nord-est della Thailandia, è l’area più rurale del paese: da quelle parti l’agricoltura è ancora alla base dell’economia e i ritmi sono dettati dai cicli delle coltivazioni. Se siete alla ricerca di una zona remota, in cui incontrare altri viaggiatori è raro, l’Isaan è ciò che fa per voi: sarà un viaggio all’insegna piccoli villaggi, scenografici campi di riso, grandi mercati e tradizioni radicate nel tempo.

Se siete già stati in Thailandia e avete fatto uno dei tour più classici del paese tra isole di festaioli e grandi città sfavillanti, dimenticatevi tutto ciò che avete già visto: scordatevi le orde di turisti, i negozi di souvenir e l’organizzazione perfetta mirata alla massima comodità del viaggiatore straniero. Perché in quasi tutto il vostro viaggio in Isaan sarete con tutta probabilità gli unici stranieri in città e i locali vi guarderanno (bonariamente) come per dire “cosa ci fai tu qui, hai forse sbagliato strada per andare a Koh Samui?“.

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In gran parte delle tappe che vi segnaliamo non troverete templi dalla fattura incredibile o città con un’architettura mozzafiato, ma semplicemente tanta natura, giungla e vita tradizionale locale. Nel nord-est della Thailandia si va se si vuole approcciare il paese nella sua anima più pura e meno corrotta dal turismo imperante. In Isaan la parola d’ordine è “scooter”, ovvero affittare un motorino e girare le sue campagne, lasciandosi ammaliare dallo spettacolo che regalano i suoi paesaggi tradizionali.

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Prima di arrivare in Isaan

Ayutthaya

Se avete programmato un viaggio in Isaan arrivando da Bangkok, cosa assolutamente più comoda se volate dall’Italia o se siete stati in una delle isole al sud, potreste fare due tappe prima di entrare nella regione nord-est. Perché sarete (quasi) di strada per visitare sia Ayutthaya che Lopburi, due mete imprescindibili se non le avete mai viste. Ayutthaya è stata a lungo la capitale del regno omonimo, ovvero dal 1350 per quattro secoli: il suo essere al centro della vita culturale, politica e religiosa del paese ha portato alla costruzione di centinaia di templi. Molti di questi oggi costituiscono l’imperdibile Parco Storico di Ayutthaya, che ospita antiche rovine (molte perfettamente restaurate) di templi vecchi quasi settecento anni, con stupa che si ergono fieri verso il cielo regalando colpi d’occhio rari perfino in un paese ricco di meraviglie archeologiche come la Thailandia.
Arriverete ad Ayutthaya in due ore di treno o bus da Bangkok.
Approfondimento: Guida ad Ayutthaya, Thailandia, cosa vedere e cosa fare

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Lopburi

In un’ora da Ayutthaya (il treno è il mezzo più comodo per arrivare) giungerete a Lopburi, inserita nell’itinerario di viaggio di alcuni turisti quasi esclusivamente per il Tempio delle Scimmie, che altro non è che un antico tempio ora abitato da centinaia, appunto, di scimmie. Bello, bellissimo, ma non è l’unico motivo per visitare quella che da molti è definita una versione in miniatura di Ayutthaya: l’originalità della città è da ricercarsi nella particolare ubicazione delle sue antiche rovine, ora perfettamente integrate nel contesto urbano. Un contrasto tra passato e presente decisamente forte e affascinante. I dintorni di Lopburi sono tanto pieni di cose da fare e vedere che una sola giornata da queste parti non sarà sufficiente per esplorarli.
Approfondimento: Guida a Lopburi, Thailandia: cosa vedere nella città delle scimmie

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Itinerario in Isaan, Thailandia

Pak Chong e Parco Nazionale Khao Yai

Pak Chong è la città più vicina al grande Parco Nazionale Khao Yai e quella che potreste utilizzare come porta per accedere all’Isaan. È una piccola cittadina il cui centro non ha molto da offrire se non un night market particolarmente fornito, ma i cui dintorni sono il vero fiore all’occhiello dell’area. In particolare il parco è una ghiottissima occasione per fare trekking nella giungla più fitta, imbattendosi in elefanti, gibboni, pappagalli, cervi, serpenti, ragni e tantissimi altri. Tra l’altro non essendo ancora una meta superturistica i prezzi per i tour organizzati al Khao Yai (necessari per vedere il maggior numero di animali possibile) sono molto ragionevoli. Gran parte dei visitatori arrivano al parco da Prachinburi o da Nakhon Ratchasima, che sono però più lontane dall’entrata.

Se avete seguito i nostri consigli e prima di arrivare a Pak Chong avete fatto tappa a Lopburi, potrete arrivare in città in meno di due ore prendendo un minivan diretto a Khorat (Nakhon Ratchasima) e scendendo prima.
Approfondimento: Cosa vedere a Pak Chong, oltre al Parco Nazionale Khao Yai
Approfondimento: Una giornata al Parco Nazionale Khao Yai

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Phimai & Khorat

Khorat, che altro non è che il soprannome che i locali danno a Nakhon Ratchasima, è una città di oltre 160 mila abitanti nel sud dell’Isaan, che sarebbe tranquillamente trascurabile se non fosse la base ideale per vedere Phimai (potreste decidere di saltare Khorat e andare direttamente a Phimai, ma visto che comunque per arrivarvi dovrete fare una tappa in città e cambiare mezzo, potreste prendervi un giorno e visitarla), una cittadina lontana 60 chilometri che ospita un meraviglioso sito archeologico con alcuni dei più spettacolari templi Khmer di tutta la Thailandia. Phimai è stata a partire dal X secolo e per circa 300 anni parte integrante dell’impero Khmer, che aveva fatto da queste parti un centro nevralgico. Oggi il Parco Storico di Phimai è uno degli ultimi avamposti del turismo nel nord-est della Thailandia: gran parte dei viaggiatori infatti si spingono fino a qui esclusivamente per ammirare la maestosità del Prasat Hin Phimai, il tempio più grande e importante in città, salvo poi tornare a sud o proseguire verso Chiang Mai. Non è esagerato dire che questo tempio non ha niente da invidiare a quelli più celebri di Angkor, in Cambogia.
Approfondimento: Phimai Historical Park, Isaan

Khon Kaen

Khon Kaen è una delle grandi città dell’Isaan (130 mila abitanti) e all’apparenza non ha alcuna particolarità se non quella di essere in una posizione logisticamente perfetta per fare una tappa durante un viaggio tra il sud e il nord dell’Isaan. Il realtà però scoprirete che è molto di più di una fermata di servizio, perché racchiude l’essenza della vita nella regione del nord-est della Thailandia, in bilico tra la modernità della città e le tradizioni della campagna. A Khon Kaen centro troverete un tempio imperdibile, una bella passeggiata sul lago e un mercato notturno che da solo vale la visita; affittando un motorino visiterete tutti i suoi dintorni, estremamente rurali e pieni di grandi complessi templari dove i thailandesi amano passare il weekend tra preghiera e abbuffate di ottimo cibo.
Per arrivare a Khon Kaen da Phimai dovrete tornare a Khorat e da lì prendere un treno che in 3 ore vi porterà a destinazione.
Approfondimento: Cosa fare e vedere a Khon Kaen (e dintorni), Isaan, Thailandia

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Roi Et

Fino a questo momento avete visto il sud e il centro della regione: è ora di iniziare a spostarsi verso il confine con il Laos e in tutte quelle città e paesini che si sviluppano lungo il Mekong, una delle zone decisamente meno battute della Thailandia e al contempo più affascinanti. Potreste quindi prendere un mezzo che da Khon Kaen vi porti direttamente nell’estremo est del paese, ma vi perdereste Roi Et, una cittadina davvero affascinante. I confini del centro città sono quindi delimitati dai corsi d’acqua che la cingono su tre lati e gli danno un carattere particolare, raro anche in Thailandia. La piccola Roi Et ha due punti di riferimento: un gigantesco Buddha dorato alto 60 metri (considerato il secondo più grande di tutto il paese) e il lago attorno al quale ruota gran parte della vita sociale cittadina. Inutile sottolineare che in una tappa a Roi Et è necessario esplorare anche la campagna che la circonda.
Per arrivare a Roi Et da Khon Kaen dovrete prendere un Pink Bus dal Bus Terminal #3. Durata viaggio: meno di due ore.
Approfondimento: cosa vedere a Roi Et, Isaan, Thailandia

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That Phanom

A pochi chilometri dal confine con il Laos sorge una piccola cittadina la cui economia è prevalentemente alimentata da pesca e agricoltura. That Phanom si snoda infatti lungo la riva thailandese del Mekong mentre su quella opposta si trova il confinante Laos. Oltre a splendidi panorami sul fiume e passeggiate tra i campi di riso questa cittadina offre la possibilità di visitare uno splendido tempio: il Wat Phra That Phanom con il suo splendido chedi famoso per contenere, secondo la tradizione religiosa, una reliquia del Buddha. Come avviene sempre in Isaan, anche i dintorni di That Phanom nascondono bellezze ineguagliabili, da visitare armati di motorino.
Raggiungere questo paesino incantevole da Roi Et in bus sarà piuttosto semplice, facendo una tappa a Mukkadahan troverete numerosi collegamenti via bus e mini van per la stazione principale di That Phanom.
Approfondimento: cosa vedere a That Phanom, Isaan, Thailandia

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Bueng Kan

Anche questa cittadina che sorge lungo il fiume Mekong e al confine con il Laos (a differenza di That Phanom, che si trova ad est del paese, qui siamo a nord) ha un fascino davvero unico. Ben collegata via bus con la città di Nakhon Phanom che si trova a 3 ore di distanza, Bueng Kan è la tappa perfetta dopo That Phanom per continuare la scoperta dei paesi di confine dell’Isaan rurale. Recentemente la zona del lungo fiume è stata ristrutturata e abbellita e ora brulica di ristorantini locali e piccoli caffè, perfetti per godere della bella atmosfera e della vista sul vicino Laos. Una delle attrazioni principali del distretto, a circa 45 km dalla città è l’impressionante tempio Wat Phu Tok la cui particolarità è la posizione talmente arroccata su una montagna che è raggiungibile solo grazie ad una scala parzialmente sospesa e molto ripida. La vista dalla cima del tempio è una tra le più belle che il nord della Thailandia possa regalarvi.
Fate in modo di essere a Bueng Kan il venerdì mattina, giorno in cui viene allestito un grande mercato con contadini e venditori che arrivano dal Laos.
Approfondimento: what to do in Bueng Kan

Nong Khai

All’estremo nord dell’altopiano di Khorat, lungo le rive thailandesi del Mekong e a pochi chilometri dalla capitale del Laos Vientiane, si trova una tra le più avvenenti città dell’Isaan. Circondata da antiche rovine e affascinanti templi che testimoniano la vivacità storica di questa zona di confine, Nong Khai è caratterizzata da un’economia dedicata agli scambi commerciali con vicino Laos. A testimonianza di questi rapporti è stato qui costruito il primo ponte dell’amicizia, il Thai-Lao Friendship Bridge che unisce i due paesi attraversando il Mekong. Sicuramente però l’attrazione principale della zona è il Sala Kaew Ku, un parco a pochi chilometri dal centro cittadino decorato con gigantesche statue di divinità (buddhiste ma ache indù) che lascia senza fiato gli avventori grazie alla bellezza dei suoi paesaggi e alla magnificenza delle costruzioni che ospita.
Nong Khai dista meno di due ore in autobus da Bueng Kan.
Approfondimento: things do to in Nong Khai

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