Osaka, Giappone: guida su cosa fare, vedere e mangiare

dimenticate la freddezza di Tokyo e il turismo di Kyoto: a Osaka tutto può succedere

Un itinerario di Osaka non può comprendere solo le canoniche Namba, Umeda e il Castello, ma deve andare a fondo nella cultura millenaria di una città che a dispetto dei neon dei suoi quartieri centrali ha ancora radici profondamente tradizionali. Questa non è la lista delle cose da vedere a Osaka in due giorni, ma una guida approfondita e completa a una delle città più affascinanti e imperscrutabili del Giappone.

Quasi tutti i viaggi in Giappone che prevedono una tappa a Osaka fanno una visita veloce, di un giorno, massimo due, e si limitano a vedere un paio di quartieri centrali e l’Osaka Castle. Ed è un gran peccato perché oltre alle classiche zone centrali e moderne, nella metropoli del Kansai si nascondono alcune aree tradizionali, dove la frenetica vita del Sol Levante lascia spazio a case di legno basse, anziani in bicicletta e bambini che giocano tra le vie anguste.

Diffidate di chi vi dice che Osaka è semplicemente una Tokyo in piccolo: ha visto un’altra città, probabilmente perché si è limitato alle classiche aree di Namba e Umeda e non ne ha assaporato il gusto unico e inimitabile, scanzonato, improvvisato e sicuramente molto meno impostato che in tutto il resto del Giappone.
Quanti giorni dedicare a una visita a Osaka? Lasciate perdere una toccata e fuga di un giorno, evitate di passarci 48 ore e iniziate a considerare una tappa di almeno 3 giorni, a cui dovreste aggiungere una gita di due giorni al Monte Koyasan, uno dei centri buddhisti più importanti del paese, che ospita centinaia di templi.
Ricordatevi poi che Osaka è la più grande metropoli del Kansai, una regione tra le più visitate in tutto il Giappone grazie anche a città storiche come Kyoto e Nara che ogni anno attraggono milioni di turisti da tutto il mondo.

ABBIAMO SCRITTO UNA GUIDA A KOBE, OSAKA, KYOTO E NARA

Cosa vedere a Osaka, la guida:

Dove dormire a Osaka

I gruppi di turisti che arrivano in città, così come gran parte dei backpacker, preferiscono dormire nelle zone centralissime della città: alloggiare a Namba e Umeda significa sicuramente avere a portata di mano gran parte dei quartieri del divertimento e più moderni e allo stesso tempo avere sotto casa le principali stazioni dei treni che vi collegheranno con città come Kobe, Nara e Kyoto. I contro sono però prezzi alti e la spersonalizzazione di zone diventate eccessivamente occidentali. Il nostro consiglio è invece quello di cercare un alloggio a Shinsekai (o dintorni), un quartiere popolare, tradizionale e molto poco turistico. Prezzi bassi, collegamenti ottimi in metropolitana e Namba a soli 25 minuti a piedi.
Se avete intenzione di fermarvi in città a lungo potreste optare per l’affitto di una stanza o una casa su Airbnb, il sito attraverso il quale le persone affittano i loro appartamenti. Iscrivetevi ad Airbnb da questo link e avrete immediatamente un buono fino a 35 euro per le vostre prenotazioni.
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In particolare in zona vi consigliamo l’Hotel Lucky, dove con solo 23 euro a notte potrete dormire in una stanza doppia, con camere dall’arredamento base ma affatto sciatte. L’Hotel Mikado, sempre in area Shinsekai, costa un pochino di più (29 euro a notte) ma compreso nel prezzo ha la SPA e l’affitto di biciclette, molto molto utili a Osaka.

Se invece i nostri consigli non vi interessano e volete vivere in una zona super centrale, ma allo stesso tempo siete a corto di soldi, il Qoo Hostel Osaka è un’ottima soluzione: posto in dormitorio a 12 euro a notte ma un livello di servizi decisamente alto, che vi farà dimenticare lo standard degli ostelli europei.

Come muoversi e spostarsi a Osaka

Ora vi diamo una notizia che non vi aspettate: Osaka, oltre 2,5 milioni di abitanti, si può visitare anche a piedi. Certo, dovrete essere ottimi camminatori, ma i quartieri e le attrazioni più interessanti sono in un raggio di 4-5 chilometri (con le dovute eccezioni, come l’Aquario, il Sumiyoshi Taisha Grand Shrine, i Japan Universal Studios, etc). Camminare non vi servirà solo a tenervi in forma, ma anche a risparmiare diverse migliaia di yen: infatti pur essendo Osaka una città davvero economica nel panorama giapponese, la metropolitana costa parecchio: le tariffe variano in base ai chilometri percorsi ma diciamo che pagherete tra i 180 e i 230 yen, con punte di 280 se vi spostate di più di 13 chilometri (difficile per i turisti). Il nostro consiglio è quindi di spostarsi il più possibile a piedi e di prendere la metropolitana (che è capillare) solo per le tratte più lunghe.
L’alternativa è la bicicletta, diffusissima in città: chiedete al vostro albergo dove affittarne una, con un costo che si aggira sui 500-600 yen (spesso le troverete all’albergo stesso) e vi godrete la metropoli risparmiando e pedalando. Contate che tra il punto più a sud che vi segnaliamo nella nostra guida Osaka e quello più a nord ci sono solo 10 chilometri (niente per il Giappone), che sono una pedalata di mezz’ora.

I quartieri più belli di Osaka

Minami è una grande area commerciale che comprende diversi quartieri vivacissimi, sia di giorno che di notte: tra questi Dotonbori è quello votato al cibo e alle specialità di Osaka, zeppo di locali, ristoranti e street-food. Qui si trova il celeberrimo Ebisu Bridge, diventato famoso per la vista sui neon dei grattacieli della città, che di notte creano uno spettacolo di luci e colori. Tra questi c’è uno cartelloni simbolo della metropoli Giapponese, ovvero il Glico Running Man che potete ammirare direttamente dal ponte. Venendo da Dotonbori, dopo aver attraversato l’Ebisu Bridge, arriverete a Shinsaibashisuji Shopping Street, ovvero una arcade (galleria commerciale coperta) dal carattere prettamente occidentale. I nerd ameranno invece Den Den Town, il quartiere dove impera la pop-culture giapponese a Osaka, tra videogiochi, action figures maid-cafè.

Se cercate quartieri più tradizionali non perdetevi Tsuruhashi (Korean Town), con case basse e in legno dove abitano gran parte degli emigrati coreani che sono arrivati in città nell’ultimo secolo. A Nakazakicho troverete vecchie sale da tè, negozietti dell’usato, piccoli ristoranti, il tutto in un pugno di stradine tortuose che vi faranno vivere il Giappone di un secolo fa.
Umeda è, insieme a Minami, l’altro quartiere per eccellenza dei divertimenti: è un susseguirsi infinito di centri commerciali, ristoranti e negozi, ideale per passare una giornata tra shopping sfrenato e cibo tradizionale.
Se volete però mangiare, tanto e benissimo spendendo poco, il vostro quartiere di riferimento deve essere Shinsekai, decisamente poco conosciuto dagli stranieri ma pieno di giovani giapponesi in cerca di una serata all’insegna dell’eccellenza gastronomica e del divertimento.
Ma Osaka non finisce qui: nell’approfondimento che segue troverete tutti, davvero tutti, i quartieri più interessanti della città.

Approfondimento: Guida ai migliori quartieri da vedere in una visita a Osaka, Giappone

Il Castello di Osaka

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Quali sono le cartoline che gran parte dei viaggiatori si portano a casa dopo un viaggio a Osaka? Sicuramente tra le immagini più iconografiche della città, oltre all’Ebisu Bridge di Dotonbori (con tanto di running man), c’è il Castello di Osaka, che fiero si erge al centro della città, circondato da un enorme quanto affascinante parco. Se l’Osaka Castle richiama ogni anno così tanti visitatori un motivo c’è, anzi più di uno, ma sono diversi da quelli che potete immaginare. Gran parte delle sue strutture sono ricostruzioni (perfette, ovviamente), ma di originale e antico c’è rimasto ben poco, così come avviene per gran parte dei castelli giapponesi. Proprio per questo al loro interno troverete ben poco e spesso vi ritroverete a vagare per stanze semi-vuote, chiedendovi per cosa avete pagato il biglietto d’ingresso. Stessa cosa vale per il Castello di Osaka: anche se ospita il Museo del Castello (con info sulla città, sul castello e altro) i 600 yen del biglietto potete risparmiarveli. E allora? Non vale la pena visitarlo? Tutt’altro, ma tutto ciò che vedrete di meglio è fuori, all’esterno, nel giardino che lo circonda: ammirare questo edificio dal fascino antichissimo stagliarsi sullo skyline di Osaka, visitare lo splendido Giardino Nishinomaru (la zona a pagamento del parco dove in primavera potrete ammirare uno degli spettacoli della fioritura dei fiori di ciliegio più entusiasmanti del Giappone), affacciarsi sul profondo fossato che lo divide dal resto della città, questo è per noi il Castello di Osaka.

Approfondimento: Il Castello di Osaka e il Nishinomaru Garden, guida alla visita

Acquario di Osaka – Osaka Aquarium Kaiyukan

Una visita all’Acquario di Osaka è la tappa imperdibile per chi arriva in città con i bambini: ma se pensate che solo i più piccoli possano divertirsi tra squali, leoni marini, pinguini e pesci di ogni forma, colore e fattura vi state sbagliando di grosso. L’Osaka Aquarium Kaiyukan è diviso in ambienti che riproducono la fauna acquatica di diverse zone del mondo, dall’Oceano Pacifico alla Barriera Corallina passando per l’Antartide e il Golfo di Panama. Il livello di spettacolarità è decisamente alto, così come quello esperienziale: vi è mai capitato di poter accarezzare una manta e uno squaletto? All’Acquario di Osaka potrete farlo!
L’ingresso costa circa 18 euro e, considerando che dista quasi un’ora dal centro città, dovrete considerare una mezza giornata in tutto per la visita.

Approfondimento: Guida completa alla visita all’Osaka Aquarium Kaiyukan, Giappone

Japan Universal Studios

Gran parte delle famiglie che arrivano a Osaka con bambini oltre all’Osaka Aquarium Kaiyukan visitano anche i Japan Universal Studios, celebre parco tematico di proprietà di uno dei colossi del cinema hollywoodiano. Gran parte delle attrazioni sono pensate per i più piccoli e potrebbero rivelarsi una vera noia se approcciate da adulti. I costi a persona partono da 7.400 yen (circa 60 euro), ma nei giorni festivi e nei weekend la ressa è talmente tanta che non vale la pena non comprare un Express Pass che vi consentirà di accorciare notevolmente le file, al costo di altri 60 euro circa a persona.
In molti scelgono di pernottare in zona in uno dei tanti hotel ufficiali a tema e continuare la propria esperienza nei centri commerciali vicini agli Universal Studios. Crediamo però visto che per arrivarci da Osaka Station ci vogliono solo 25 minuti non ne valga la pena.

I migliori musei di Osaka

Anche gli amanti dei musei avranno pane per i loro denti a Osaka e troveranno una varietà incredibile di tematiche offerte. I grandi classici della città sono l’Osaka Museum of Housing and Living, che attraverso dettagliati diorama ricostruisce strade, negozi e case restituendo l’atmosfera della città un centinaio di anni fa; il The Museum of Oriental Ceramic raccoglie preziose ceramiche in una collezione che piacerà sia agli appassionati che ai semplici curiosi.
Noi però abbiamo amato anche mostre meno frequentate, soprattutto perché i turisti che visitano Osaka restano due giorni al massimo e non hanno tempo per tanti musei: parliamo dell’Osaka City Museum of Fine Art, che ospita 8000 opere di arte orientale (non solo giapponese), l?oska Museum of Natural History, con decine di migliaia tra insetti, fossili e piante, tra cui uno scheletro gigante di balenottera e lo scheletro di triceratopo, particolarmente amato dai bambini. Il museo più originale in città è invece il CupNoodles Museum, che racconta la storia degli spaghetti istantanei giapponesi, croce e delizia della popolazione locale.

Approfondimento: I migliori musei a Osaka, Giappone, tra Cup Noodles e Natural History Museum

I templi più belli di Osaka

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Nei racconti di chi è stato a Osaka qualche giorno non sono mai menzionate visite ai suoi templi, come se in città non esistessero luoghi di culto buddhisti e shintoisti: in pochi hanno tempo di aggiungere qualche tempio, antico, affascinante, quieto al classico itinerario Namba-Umeda-Castello e non sanno cosa si perdono. Ma voi, fidatevi inserite nelle cose da vedere a Osaka un centro commerciale in meno e tre, quattro templi in più!
Su tutti ne citiamo 4, molto diversi l’uno dall’altro e a loro modo unici: Shitennoji (buddhista) e Sumiyoshi Taisha Grand Shrine (shintoista) sono tra i più grandi, strutturati e per i quali dovrete prevedere una deviazione dai quartieri più turistici e centrali (non siate pigri); Hozenji TempleNamba Yasaka Shrine sono molto più raccolti e strategici per chi ha poco tempo e non vuole spostarsi dalle zone più battute.

Approfondimento: I migliori templi di Osaka, Giappone, tra Shitennoji e Hozenji Temple

Vedere Osaka dall’alto

Premessa doverosa: Osaka non è famosa per il suo skyline. Ha diversi grattacieli, certo, ma nessuno di questi è particolarmente alto (se paragonati a quelli di Hong Kong o Dubai) o spettacolare, e ha un paio di zone in cui questi sono molto più fitti (Umeda, per esempio). Ciò non significa che la vista panoramica della metropoli dall’alto non sia mozzafiato, solo aspettatevi uno spettacolo diverso da quello che potete ammirare, per esempio, dall’Empire State Building di New York.

I punti panoramici principali di Osaka sono tre: l’Umeda Sky Building, uno degli edifici più tecnologici e futuristici della città, l’Abeno Harukas, il grattacielo più alto del Giappone e la Tsutenkaku Tower, torre dal design retrò situata in uno dei quartieri più affascinanti della città. Il migliore tra questi? Il palazzo a Umeda è top per posizione, l’Abeno Harukas per altezza e la torre è la più economica.
Ma non è tutto: se state cercando alternative leggete il nostro approfondimento

Approfondimento: Dove vedere Osaka dall’alto, la migliore vista (gratis o a pagamento) sulla città

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Cosa e dove mangiare a Osaka

Osaka è la capitale giapponese del cibo: turisti da tutto il paese arrivano nella metropoli del Kansai per mangiare nei suoi infiniti ristoranti e per abbuffarvi nelle bancarelle di street food. Da queste parti sono nati diversi piatti diventati poi centrali nell’intera cucina popolare nipponica: parliamo per esempio dei takoyaki, ovvero palline di pastella fritta ripiene di polpo, o dell’okonomiyaki Osaka style (da alcuni definito un pancake alla giapponese), da non confondere con la versione tradizionale di Hiroshima. A Osaka vanno talmente matti per il cibo da aver creato una propria versione dei celebri baozi, i panini al vapore cinesi: provate quelli che qui chiamano butaman, ripieni di maiale tritato stufato con salsa e cipolla. Quasi tutti arrivano in città e si buttano sul quartiere di Dotonbori per assaggiare tutte le specialità di Osaka: voi dateci ascolto e recatevi a Shinsekai, meno turistico e decisamente più economico.

Approfondimento: Guida ai piatti più popolari di Osaka, Giappone: cosa e dove mangiare

La vita notturna di Osaka

Osaka è, come avrete capito, una delle città più alternative di tutto il Giappone: questo fermento e libertà si respira in ogni suo angolo ma si esplicita ancor di più al calare delle tenebre quando gli abitanti della metropoli non solo sanno come divertirsi, ma hanno voglia di farlo, tanta.
Per molte guide parlare della nightlife di Osaka significa consigliarvi di scegliere uno dei tanti locali della movida della zona di Namba, passando da un izakaya all’altro. Noi invece abbiamo pensato a un percorso che parte dalla cena nel quartiere di Shinsekai, continua con qualche birra in un karaoke bar tradizionale e solo dopo si sposta dalle parti di Minami, per concludersi in alcuni dei club più musicalmente ricercati di tutto il paese.

Approfondimento: la vita notturna a Osaka

Gita di due giorni al Monte Koyasan

A due ore da Osaka c’è una montagna che è considerata uno dei luoghi più sacri al mondo per il Buddhismo Shingon. Nel 826 il monaco Kobo Daishi ha deciso di fondare sulla sua sommità, isolato dal mondo, la Konpon Daito Pagoda che è ancora oggi l’edificio sacro più importante tra i 110 templi che potrete ammirare in questa minuscola cittadina abbarbicata sul monte. Durante la vostra permanenza a Osaka non potete fare a meno di fare una gita a Mount Koyasan, dove vi consigliamo di dormire almeno una notte: la grande attrazione, oltre agli splendidi e infiniti templi, è un cimitero antichissimo costruito dentro una foresta di aceri rossi giapponesi, che al calare delle tenebre acquista un fascino elettrizzante, emozioni difficili da provare altrove.
Molti viaggiatori quando arrivano da queste parti pernottano in un tempio che offre anche posti letto, sperimentando quella che è chiamata temple stay, nella quali si potrà vivere per 24 ore a stretto contatto con i monaci. Ne vale la pena? C’è qualcosa di autentico in tutto ciò? Ve lo spieghiamo nel nostro approfondimento.

Approfondimento: Guida alla visita del Monte Koyasan, Giappone: cosa vedere e cosa fare